Domenica, 01 Marzo 2020 21:55

Coronavirus, migliorano le condizioni della paziente ricoverata al San Salvatore. 5 i pazienti contagiati in Abruzzo

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Sta sempre meglio la giovane laureata in medicina positiva al Covid-19 e ricoverata in isolamento all'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

Dal reparto di Malattie infettive, diretto dal dottor Alessandro Grimaldi, filtra ottimismo: "Sul caso, abbiamo verificato contatti primari e secondari", assicura Grimaldi. D'altra parte, "sin dal primo momento in cui si è avuto il sospetto, le persone venute in contatto con la donna sono state messe in sorveglianza attiva e isolamento domiciliare" aveva chiarito il sindaco Pierluigi Biondi che, appena venuto a conoscenza del primo caso all'Aquila, ha preso contatto con il direttore generale dell'Asl, Roberto Testa, con il Servizio di Igiene, Epidemiologia, e Sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione, con il presidente della Regione, Marco Marsilio, e con il Dipartimento regionale di Protezione Civile.

Il reparto di Malattie infettive dell'Aquila, recentemente ristrutturato, è un fiore all'occhiello della sanità abruzzese: "Possiamo operare con efficacia e al massimo livello di sicurezza, sia per i pazienti che per gli operatori sanitari" ha spiegato Grimaldi. "Nella struttura sono disponibili complessivamente 10 stanze a pressione negativa: in un’ala vengono ricoverati i casi sospetti o conclamati, nell’altra prosegue l’attività ordinaria, con due percorsi assolutamente separati; è stata allestita anche una stanza con i macchinari per assistere i pazienti con grave insufficienza respiratoria e per la diagnostica ecografica della polmonite".

Non solo. Il percorso di trasporto dei pazienti si svolge totalmente all’esterno dell’ospedale.

A tal proposito, l'invito a coloro che dovessero avere sintomi respiratori compatibili con l’infezione da Covid-19 è di rivolgersi direttamente al 118: va assolutamente evitato di recarsi in pronto soccorso.

A scopo meramente precauzionale, così come ribadito dall'assessore regionale Guido Quintino Liris, proprio dinanzi l'ingresso del pronto soccorso del San Salvatore è stata montata una tenda dalla Protezione civile. "Avere cautela - ha tenuto a specificare Grimaldi - non significa che debba ingenerarsi il panico: bisogna condurre una vita normale attuando le precauzioni ormai note a tutti. Poi, i cittadini devono stare tranquilli perché nel nostro Paese c’è un sistema sanitario tra i migliori al mondo e una diffusa rete di reparti di malattie infettive in grado di trattare con efficacia i pazienti". 

Oltre al caso della giovane medico ricoverata all'Aquila, in Abruzzo sono state acclarate altre quattro positivà al Covid-19. Si tratta del paziente brianzolo in vacanza a Roseto, ricoverato da mercoledì scorso all'ospedale di Teramo, della moglie e del figlio dell'uomo: il test sulla figlia ha invece dato esito dubbio; si attendono le controanalisi dell'Istituto Superiore di Sanità per le controanalisi.

L'altro contagiato è un uomo residente in un Comune dell’area metropolitana Chieti-Pescara, ricoverato in isolamento all’ospedale di Pescara: ha riferito di essere rientrato la scorsa settimana da un viaggio di lavoro in Lombardia e di aver quasi immediatamente accusato dei sintomi influenzali che lo avevano portato a rimanere in casa; sua moglie è risultata negativa al test: resta comunque in isolamento domiciliare, con sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che monitorerà costantemente eventuali mutamenti del suo quadro clinico.

Aggiornamento del 2 marzo

In base all'ultimo bollettino fornito dal capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, in Italia ci sono stati, finora, 1.835 contagi. Le vittime sono 52.

I prossimi giorni, ha sottolineato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, saranno fondamentali per capire se le misure adottate sono davvero in grado di fermare il contagio o se, viceversa, ne serviranno di nuove e ancora più stringenti.

A leggere i numeri, qualche aspetto positivo c'è: i guariti sono arrivati a 149, 66 in più in un solo giorno. E non solo. Se domenica l'incremento dei malati era stato del 50%, lunedì si è fermato a 'solo' il 16%, con 258 casi in più. Di questi, inoltre, il 50% è asintomatico (o con sintomi lievi) e in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e solo il 10% in terapia intensiva.

"Un dato confortante" dice il commissario Angelo Borrelli sottolineando che si tratta di una percentuale che ricalca il dato complessivo: su 1.835 malati, 927 sono in isolamento nella propria casa, 742 ricoverati con sintomi e 166 in terapia intensiva.

Nel caso fosse necessario reperire strutture per fronteggiare l'emergenza, la Difesa ha dichiarato che sono già disponibili su tutto il territorio nazionale circa 80 caserme, per un totale di 6.600 posti letto.

Intanto l'Oms ha detto che non si può ancora parlare di pandemia. "Contenere il Covid19 è fattibile e deve rimanere la massima priorità per tutti i paesi. Con misure precoci e aggressive, si può interrompere la trasmissione", ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Stiamo monitorando la situazione ogni momento di ogni giorno e analizzando i dati - ha aggiunto -. L'Oms non esiterà a descrivere questo coronavirus come una pandemia se questo è ciò che i dati suggeriranno".

Ultima modifica il Martedì, 03 Marzo 2020 00:04

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