"In questi giorni difficili, durante i quali siamo sottoposti a disposizioni restrittive di contrasto al diffondersi dell'epidemia di coronavirus, il nostro pensiero va alle donne, in prima linea nelle battaglie quotidiane della vita, in questa più di sempre".
Si legge in una nota delle Democratiche dell'Aquila.
"Siamo vicine alle donne in situazioni familiari tese o di violenza, poiché sappiamo che la condizione di convivenza forzata e prolungata, in un contesto di preoccupazione, ansia e ridotti contatti con l'esterno, inasprisce i rapporti e le mette in pericolo. È la constatazione che sta avvenendo in questi giorni in Cina, nella regione sottoposta a zona rossa, dove emergono le condizioni di forte disagio e di abusi dovute alla quarantena forzata in famiglia e un numero di denunce più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Siamo vicine alle donne in condizioni di povertà e che in una situazione in cui le attività produttive si fermano, rischiano di vedere aggravata la propria situazione economica, avendo anche per il momento perduto il sostegno delle istituzioni scolastiche, punto di riferimento solido ed equo per i loro figli.
Siamo vicine alle donne sulle cui spalle grava il peso smisurato delle cure familiari per anziani e disabili. La chiusura dei servizi non essenziali le sovraccarica ulteriormente. Siamo vicine alle donne impegnate nella sanità, sottoposte a turni di lavoro massacranti ed esposte al rischio contagio più di chiuque altro. Sono donne che hanno famiglie e figli a casa preoccupati.
Siamo vicine alle donne lavoratrici e alle imprenditrici, preoccupate per la sopravvivenza del lavoro, dalla quale non si può prescindere per ricostruire l'economia dei territori quando il virus Covid-19 sarà debellato.
A tutte loro vogliamo dedicare il nostro andrà tutto bene. Teniamo duro attenendoci il più possibile alle disposizioni, informiamoci dalle fonti ufficiali se abbiamo dubbi o per le richieste di aiuto, rivolgiamoci alle forze dell'ordine se abbiamo bisogno. Presto ne usciremo".