Come ampiamente annunciato, il prossimo 6 aprile non si svolgeranno corteo e fiaccolata per la commemorazione delle vittime del sisma del 2009: alla luce dell'emergenza coronavirus, sta prendendo forma l'ipotesi che si organizzi una cerimonia con due o tre familiari delle vittime e il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi che potrebbero percorrere, naturalmente a debita distanza, il solito tragitto al quale negli anni passati hanno partecipato migliaia di persone, attraversando i luoghi dove c’è stato il maggior numero di vittime, tra cui la casa dello studente che per l'occasione saranno illuminati; poi, in piazza Duomo ci sarà un momento di raccoglimento con la commemorazione delle 309 vittime, ma senza la lettura dei nomi.
Amministrazione comunale, esperti di sicurezza della protezione civile e comitati familiari delle vittime, comunque, sono in costante contatto: in particolare, nei prossimi giorni sarà reso noto il calendario degli eventi.
"La fiaccolata non si fa, c'è la proposta di illuminare i punti principali, ad esempio via XX settembre, con i suoi cinque-sei punti, la casa dello studente, piazzale Paoli, la Villa comunale, Via Gabriele d'Annunzio, corso Vittorio Emanuele e il convitto - spiega all'Ansa Antonietta Centofanti, del comitato dei familiari delle vittime della Casa dello studente - Con il sindaco e due tre familiari delle vittime, con un lenzuolo bianco con i nomi delle 309 vittime, dovremmo percorrere il tragitto solito. Mi sembra inevitabile che quest'anno vada così, come familiari delle vittime siamo sempre impegnati sul fronte della sicurezza a tutto campo, che è una nostra ragione di vita, ora la sicurezza ci obbliga a commemorare i nostri cari scomparsi, isolati ma vicini nella memoria, e quindi dobbiamo rispettare le regole imposte dalla emergenza coronavirus".
Anche il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, annuncia che "la fiaccolata per la commemorazione delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 non potrà svolgersi secondo le modalità degli anni passati. Il nostro servizio di Protezione civile, unitamente ad un tecnico esperto di sicurezza, d'intesa con i familiari delle vittime, sta studiando una formula alternativa. Se, come possibile, l'emergenza dovesse protrarsi oltre la data del 3 aprile, così come attualmente stabilito nei Dpcm che sono stati emanati dal governo, si dovrà pensare, almeno per quest'anno, ad alimentare il ricordo in maniera differente".