Martedì, 31 Marzo 2020 12:33

Addio al partigiano celanese Vittorio Cantelmi

di 

Sabato 28 marzo è morto a Forlì il partigiano Vittorio Cantelmi.

Riportiamo il ricordo dall’avvocato Francesco Innocenzi, storico esponente della sinistra celanese.

Era nato a Celano nel 1923. Aveva frequentato il liceo classico Torlonia di Avezzano dove insegnava Giulio Butticci di idee antifasciste. Iscritto all’Università La Sapienza di Roma, si laurea in lettere. Da bambino respira l’aria, il clima dell’antifascismo della sua famiglia. Suo padre Felice Cantelmi fu uno dei primi antifascisti insieme a Filippo Carusi, ai fratelli Mariani, a Costantino Torrelli ed altri. Insieme ai fratelli Giancarlo, Armando e Vilma fu educato ai valori di libertà. La frequentazione liceale ed universitaria ne forgiarono il carattere e gli ideali. Agli inizi del 1943 entrò in contatto con Bruno Corbi.

Il suo ruolo nella costruzione di un gruppo operativo di patrioti Gap (gruppo di azione patriota) viene ricordato sia Corbi nel suo libro “ Scusateci tanto.Carceri e resistenza” ed in quello di Costantino Felice “Dalle Alpi alla Maiella- Guerra e resistenza in Abruzzo”. Nel febbraio 1944 riesce a sfuggire al gigantesco rastrellamento messo in atto dalle SS. Vennero rastrellati oltre 50 cittadini fra cui suo padre Felice, trasferito nel famigerato carcere di via Tasso in Roma e suo fratello Armando di 16 anni nel carcere di Teramo. Subito dopo la guerra gli venne rilasciato dal maresciallo britannico H.R Alexander, comandante delle forze alleate del Mediterraneo, attestato di gratitudine e riconoscimento per l’aiuto dato ai membri delle Forze Armate degli alleati.

La sua vita lavorativa è stata svolta tutta nel sociale, partendo dalle cooperative calabresi del dopoguerra. Assunto all’INPS di Chieti a seguito di concorso, successivamente all’ospedale Forlanini di Roma. La sua carriera manageriale si è sviluppata sempre all’Inps come direttore amministrativo degli Istituti Termali, prima quello di Viterbo e successivamente in quello di Fratta in provincia di Forlì. Ha concluso la sua carriera come volontario referente dei servizi sanitari forlivesi nella regione Emilia-Romagna.

Persona distinta nei modi, di profonda umanità e coerenza nei valori che lo hanno formato e caratterizzato nella lunga vita.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi