Lunedì, 06 Aprile 2020 13:20

"La città, il ricordo, il vuoto e le luci accese": le parole della Soprintendente Alessandra Vittorini

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"L’undicesimo anniversario del terremoto che, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, causò all’Aquila e nel suo territorio distruzione e morte “ci chiama tutti al ricordo, a quella città distrutta, spettrale e vuota del 2009”.

E’ quanto dichiara Alessandra Vittorini, Soprintendente per L’Aquila e cratere, che dal 2012 segue la ricostruzione e il restauro dei monumenti danneggiati dal sisma.

“Da allora è iniziata la difficile sfida della ricostruzione, un percorso di recupero, costante e progressivo che ha visto nel centro storico e nel suo patrimonio culturale i luoghi di una nuova e ritrovata identità, di una appartenenza collettiva fatta di memoria e di rinascita, di ricordi e di visioni, di passato e di futuro. Anche nei piccoli centri e nel territorio. Per questo abbiamo lavorato tutti, con impegno ininterrotto. Oggi la città – evidenzia ancora la Soprintendente - è nuovamente vuota, per una nuova drammatica emergenza. Bella e spettrale. Un vuoto che fa ancor più male quando impedisce, qui come nei tanti altri luoghi colpiti dal virus, la celebrazione dei riti collettivi del ricordo e del dolore”.

“Ora, più che mai, la memoria di quanto accaduto, insieme all’impegno per la rinascita, deve essere unione, condivisione e partecipazione. Anche nel nome dei tanti che, ieri come oggi, qui come altrove, non sono più con noi”.

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