Lunedì, 06 Aprile 2020 17:44

L'Aquila, ASGI diffida il Comune: delibera su buoni familiari "discriminatoria"

di 

Stamane l'A.S.G.I., associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, ha inviato formale diffida al Comune dell'Aquila invitando la Giunta a disporre la modifica della delibera 211/2020, quella che norma, in sostanza, l'accesso ai fondi stanziati dal Governo per il tramite di una ordinanza di Protezione civile e destinati alle famiglie bisognose per acquistare generi di prima necessità; in sostanza, la Giunta comunale ha stabilito che potranno accedere al bando pubblico, oltre ai cittadini italiani residenti in città, anche i cittadini stranieri a patto che siano in possesso del permesso di soggiorno di lunga durata [qui, l'approfondimento]. 

Una decisione che, per l'A.S.G.I., si configura come una "illegittima discriminazione".

Sollecitata dal circolo cittadino di Sinistra Italiana e dall'Arci, l'associazione - che opera nel campo della tutela dei migranti e del contrasto alle discriminazioni – ha sottolineato come i requisiti individuati dal Comune dell'Aquila comportino "l’esclusione di tutti i cittadini stranieri (e italiani) domiciliati nel Comune, nonché dei cittadini extra UE titolari di permesso unico lavoro (ovvero di permesso per lavoro subordinato, per motivi familiari e per attesa occupazione) e i titolari di una forma di protezione internazionale, i richiedenti asilo e tutti gli altri stranieri comunque presenti sul territorio. Tale esclusione - viene ribadito nella diffida - oltre a non essere prevista dalla Ordinanza di Protezione civile, risulta in contrasto con esigenze minime di equità, ragionevolezza e buon senso e con i principi cardine del nostro ordinamento: trattandosi infatti di un intervento emergenziale volto a rispondere alle difficoltà contingenti derivanti dalla pandemia, deve inevitabilmente essere rivolto a tutti coloro che abbiano subito gli effetti della stessa, indipendentemente dalla nazionalità e dal titolo di soggiorno".

D'altra parte, la stessa ordinanza fa riferimento alla "solidarietà alimentare" evidenziando quindi "la connessione con esigenze minime di sopravvivenza che attengono ai diritti fondamentali della persona e che pertanto rientrano nella previsione di cui all’art. 2, comma 1, TU immigrazione a norma del quale “Allo straniero comunque presente alla frontiera o nel territorio dello Stato sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana”. Se anche si potesse prescindere da quanto sopra - si legge nella diffida - la limitazione risulterebbe comunque in contrasto con l’art. 41 TU immigrazione che garantisce parità di trattamento a tutti gli stranieri con permesso di soggiorno di almeno un anno, nell’accesso a tutte le prestazioni sociali “incluse quelle per gli indigenti”: e tra queste sicuramente rientrano anche quelle in esame".

Per questo, l'A.S.G.I. ha invitato la Giunta "a disporre immediatamente la modifica della Delibera n. 211/2020, consentendo l’accesso alle domande a tutte le persone straniere bisognose, dimoranti presso il Comune dell’Aquila". Dunque, l'affondo: "in mancanza di sollecito riscontro, agiremo in via giudiziaria, anche avvalendoci della facoltà prevista dall’art.5 d.lgs. 215/03, al fine di garantire condizioni di uguaglianza e di equità nell’affrontare questo particolare momento di difficoltà collettiva". 

Ultima modifica il Lunedì, 06 Aprile 2020 18:05

Articoli correlati (da tag)

Chiudi