Sono tante le reazioni del mondo politico e ambientalista in seguito alla sentenza con cui il Consiglio di Stato ha condannato Edisona alla bonifica dell'area dell'a discarica di Bussi.
Marcozzi: "Si inizino subito i lavori"
La notizia che il Consiglio di Stato abbia definitivamente riconosciuto Edison quale soggetto che dovrà provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B rappresenta, finalmente, un punto fermo del più grave disastro ambientale che si è perpetrato per anni nella nostra regione. Adesso che non esistono più incertezze, non c'è più nessun motivo per aspettare. Chi ha sbagliato deve pagare fino in fondo, a cominciare dall'urgenza di dare il via alle bonifiche il più in fretta possibile. I cittadini di Bussi e dell'intera Val Pescara aspettano giustizia. Hanno già pagato un prezzo troppo alto in questi anni, e il ripristino dello stato naturale dell'ambiente, adesso che sappiamo con chiarezza chi ha la responsabilità dei lavori, non ha più motivo di essere ulteriormente rimandato per rimpalli di responsabilità".
Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, componente della Commissione d'inchiesta regionale sul caso Bussi.
Pezzopane (Pd): "Sentenza storica, subito bonifica di aree inquinate"
"Quella del Consiglio di Stato è una sentenza storica, che pone fine a qualunque dubbio. Edison dovrà provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e delle terre intorno a Bussi sul Tirino in provincia di Pescara. Le responsabilità sono state finalmente accertate, Edison ha purtroppo inquinato quelle zone, ed Edison deve provvedere a bonificarle, pulirle, ripristinarle com erano precedentemente. Una sentenza attesa da tanti abruzzesi, che ci auguriamo possa servire da esempio per tutti coloro che non rispettano il territorio e la natura. Dobbiamo avere cura di queste nostre terre, il miglioramento e la salvezza della Terra passano anche da queste battaglie."
Lo dichiara Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Il WWF: "Sancito il principio del chi inquina paga. E ora si approfondisca l'indagine epidemiologica"
"Una sentenza storica – commenta il delegato del WWF Abruzzo Filomena Ricci – che sancisce una volta per tutte il principio secondo il quale chi inquina deve necessariamente risanare i luoghi, indipendentemente dai passaggi societari e dalle attuali proprietà. Il WWF segue da sempre le vicende legate alle discariche di Bussi e più in generale a tutto l'inquinamento della Val Pescara e non può che prendere atto con soddisfazione di questo importante passo avanti. Almeno la zona 2A e 2B sarà risanata senza incidere sui fondi pubblici, cioè di tutti i cittadini, e lo Stato potrà impegnare in altro modo, sempre a favore di questo territorio martoriato, quel che rimane dei 50 milioni a suo tempo stanziati. Cogliamo l'occasione per rimarcare, ancora una volta, come sia necessaria anche una indagine epidemiologica più approfondita, come richiesto dallo stesso studio Sentieri: i cittadini hanno diritto di conoscere la realtà sino in fondo e senza aspettare altre decine di anni".
RC: "Condanna Edison è una vittoria, ora il Ministero non ha più scuse per bonifica"
"La sentenza del Consiglio di Stato è un fatto storico. Ora il Ministero non ha più scuse per tergiversare rispetto alla firma del contratto con la ditta che deve effettuare la bonifica. Sono due anni che il Ministero rinvia con la scusa del contenzioso di Edison. Siano subito affidati i lavori e poi si mandi il conto a Edison. Ora evitiamo trucchi a favore di Edison da parte della politica: è noto che la società vorrebbe fare un suo piano di tombamento per ridurre costi. Il territorio ha pagato un prezzo già salatissimo all'irresponsabilità sociale delle imprese e all'ignavia della politica".
Lo affermano Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, e Corrado Di Sante, segretario Federazione di Pescara.