Venerdì, 04 Aprile 2014 18:35

#WHATSUPAQ Cinque anni dopo il sisma gli aquilani raccontano cosa succede nel centro storico

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L'anniversario del sisma, oltre che il giorno della memoria, è anche quello in cui l'Italia torna a chiedere delle condizioni della città: "Com'è cambiata?" Come vanno i lavori?". In una parola: "Cosa succede?"

Vogliamo chiederlo a voi, come abbiamo fatto nel video, questa volta per le strade del centro storico.

Nelle immagini si può vedere come nella desolazione di una città per troppo tempo rimasta fantasma, qualcosa inizi a muoversi e qualche cantiere ad aprire. Così il centro sta diventando il terreno degli operai che si adoperano per la ricostruzione e dei ristoratori che offrono loro i servizi mensa, ma non solo.

Qualche vecchio esercizio ha riaperto mantenendo la sua clientela, mentre l'apertura del Polo umanistico dell'Università nel vicino quartiere di San Basilio, fa in modo che l'ex ghost town sia ora attraversata anche dagli studenti. Intanto, gli strilli dei quotidiani dell'edicola alla villa comunale danno il tristissimo annuncio dell'ennesimo suicidio di un giovane, il segno del terremoto che continua.

L'esercito che pattugliava le strade, da qualche giorno è definitivamente andato via e al suo posto per questi giorni sono arrivati cameraman e delegazioni istituzionali di vario genere. Certo manca ancora tutto, ma intanto molte cose accadono come - e soprattutto - in periferia, il vero luogo della Post L'Aquila, l'intercittà che si è creata a partire dal sisma del 2009 e che in pochi conoscono.

Ci piacerebbe foste direttamente voi lettori a raccontare "cosa succede" all'Aquila, come è cambiata la vostra vita, quali sono le vostre sensazioni cinque anni dopo quella triste notte.

Ci piacerebbe che ci mostraste le maggiori contraddizioni, il senso di precarietà, le speranze, i nuovi luoghi d'aggregazione, lo spopolamento. Che ci raccontaste in prima persona anche questo quinto anniversario e che succede in questi giorni particolari intorno al 6 aprile, in cui la memoria, come il senso di perdita, si fa struggente.

Inviaci testi, foto, video e quant'altro possa testimoniare in maniera schietta e immediata la vita della città cinque anni dopo il sisma, su WhatsApp (numero 3483156116), sulla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , sulla nostra fan page di facebook "NewsTown" o su twitter utilizzando l'hashtag #WhatsupAq

Aiutaci a descrivere L'Aquila, con tutto quello che significa, e a scattarle un'istantanea collettiva da dentro, da far vedere all'Italia. Ci auguriamo ne possa uscir fuori una lunga conversazione cittadina su "cosa succede" all'Aquila cinque anni dopo il sisma. 

 

Ultima modifica il Venerdì, 04 Aprile 2014 22:55

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