Con determinazione dirigenziale ARIC n. 59 che porta la data di oggi, è stata disposta l’aggiudicazione definitiva della gara per la realizzazione del progetto “Covid Hospital” nell’ex sede Ivap a Pescara alla ditta Omnia Servitia Srl, che ha proposto un ribasso del 29,570% all’importo stabilito a base d’asta, ritenuto congruo dal Rup.
Sono stati 8 gli operatori economici che hanno partecipato alla gara su 11 'invitati'.
La consegna dei lavori è avvenuta questa mattina alle ore 11. Il Progetto Covid Hospital prevede la realizzazione di posti letto destinati ai pazienti Covid-19, articolati in base all’intensità di cura, nell’edificio oggetto dell’intervento (Palazzina C), costituito da 7 livelli, i cui interventi riguarderanno l’adeguamento di 4 livelli dell’edificio (il 4°, 5°, 6° e 7° livello) per una superficie totale di 3.904 mq.
L'annuncio della Regione segue, di qualche ora, la comunicazione formale della Omnia Servitia Srl della Holding Colasante di Lanciano che, stamane, in modo irrituale, aveva dato notizia dell'aggiudicazione definitiva. "Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo per la realizzazione di un'opera importante per l'intero Abruzzo", le parole di Gianluca Di Loreto, ingegnere, direttore operativo della Omnia Servitia e coordinatore dello staff tecnico del progetto. "Siamo già al lavoro per poter procedere, in tempi record, alla realizzazione dell'opera, che dev'essere conclusa entro 90 giorni dalla presa in consegna. Questa struttura, dedicata al settore Infettivi – ha aggiunto – è più che necessaria in virtù dell'emergenza che stiamo affrontando e risulterà utile anche in futuro, una volta terminata l'emergenza Covid 19, dato che andrà ad arricchire il patrimonio della sanità regionale".
"Abbiamo creduto tanto in questo progetto: il suo valore aggiunto sta nella propria utilità sociale", ha affermato invece Antonio Colasante.
Si è chiusa così la gara d'appalto lampo con procedura negoziata, espletata nel bel mezzo delle festività di Pasqua, e di cui non si è saputo praticamente nulla: gli atti non sono stati pubblicati sui siti istituzionali.
Nella tarda serata di sabato 11 aprile, il Presidente della Regione, Marco Marsilio, ha firmato il decreto per far partire il progetto dell'ospedale Covid a Pescara; un investimento da 11 milioni di euro (7 provenienti dalla Protezione civile, 3 dalla Banca d’Italia e 1 messo a disposizione dalla Asl) per 214 posti letto, di cui 40 di terapia intensiva e 174 di degenza, concentrato sulla sola città di Pescara.
La notte stessa è stata avviata la procedura per l'individuazione dell'operatore economico: termine ultimo assegnato per la presentazione delle offerte, mercoledì 15 aprile alle ore 17:30. "Subito dopo, alle ore 18, inizierà l'apertura delle buste che andrà ad oltranza, fino alla consegna del cantiere che avverrà giovedì mattina", ha comunicato la Regione.
Dunque giovedì 16 aprile, con una nota, l'Ente ha informato che si era concluso l'esame delle offerte, pervenute all'ARIC; al vaglio del RUP, supportato da un collegio tecnico-amministrativo, restava la verifica di congruità della migliore offerta: pertanto era prevista per venerdì 17 aprile, alle ore 14, l'individuazione dell'affidatario.
Sui principali quotidiani abruzzesi, in realtà, il nome dell'impresa aggiudicataria era già stato pubblicato ieri mattina. Se non fosse che ci sono stati dei ritardi imprevisti. In realtà, dalla tarda mattinata di ieri si è iniziato a sussurrare di presunte criticità legate alle certificazioni dell'impresa individuata e, d'altra parte, si sono susseguite riunioni frenetiche negli uffici della regione per l'intero pomeriggio, segno che, in effetti, problemi c'erano e nient'affatto trascurabili.
Sta di fatto che stamane si è arrivati alla consegna del cantiere.
Ci si è chiesti se i 40 nuovi posti letto di terapia intensiva che ospiterà il nuovo ospedale siano una dotazione necessaria a fronte sia del fatto che in questo momento c'è un surplus sia soprattutto dell’andamento che l’epidemia sta avendo in Abruzzo. L’ultimo bollettino parla di 43 ricoverati nelle terapie intensive abruzzesi su un totale di 2443 contagiati. Numeri destinati probabilmente a scendere ancora, di qui a qualche settimana, quando l’ospedale Covid di Pescara dovrebbe essere ultimato (per la fine lavori si parla di giugno-luglio).
Ci si è chiesti, poi, se la realizzazione dell'ospedale non fosse propedeutica, piuttosto, a giustificare, ad emergenza finita, la realizzazione del Dea di II livello a Pescara.
Di certo, Regione Abruzzo ha deciso di tirare dritto 'sfruttando' la possibilità di andare in deroga alle norme sugli appalti in nome dell'emergenza, e impegnando così le risorse garantite dalla Protezione civile attraverso la figura del governatore Marco Marsilio, soggetto attuatore degli interventi.