Giusto ieri, il segretario generale della Cgil provincia dell'Aquila Francesco Marrelli, il segretario Fp Cgil L'Aquila Anthony Pasqualone e il segretario Nidil L'Aquila Andrea Frasca, a margine dell'incontro con il direttore generale della Asl 1 Roberto Testa, annunciavano che "nessuno dei lavoratori in somministrazione presso la Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila" sarebbe stato lasciato a casa. "Tutti i contratti sono stati o saranno infatti prorogati di due mesi - avevano spiegato - e sono state date ampie rassicurazioni rispetto ad un percorso che dovrà essere condiviso con le parti sociali, e che porti alla risoluzione dei problemi legati alla precarietà del lavoro all’interno dell’azienda".
Le organizzazioni sindacali auspicavano che "le rassicurazioni fornite del direttore Testa" potessero valere "per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori impegnati nella Asl in regime di somministrazione, dagli operatori socio-sanitari, agli infermieri, al personale amministrativo e al personale occupato presso il CUP".
Ed invece ieri sera è arrivata notizia che una delle cooperative che ha contrattualizzato 15 precari non ha rinnovato i contratti di 5 operai in scadenza, con riduzioni degli orari di lavoro e, conseguentemente, dei salari per gli altri.
La vicenda ha radici antiche: a seguito del terremoto, diversi lavoratori della Asl 1 erano andati via; non si sono potuti espletare i concorsi e, nel frattempo, si è avuto il blocco del turn over: dunque, i manager che si sono susseguiti - prima Giancarlo Silveri e poi Rinaldo Tordera - hanno dovuto ricorrere giocoforza alle agenzie interinali e alle cooperative sociali. Ora, in piena pandemia alcuni contratti delle cooperative sociali stanno arrivando a scadenza e, d'altra parte, non è ancora possibile avviare i concorsi che pure sono finalmente previsti: insomma, in emergenza la Asl 1 rischia di perdere lavoratori al contrario di altre aziende che, invece, assumono.
Sulla vicenda, nei giorni scorsi, erano intervenuti Pierpaolo Pietrucci e la Cgil aquilana che, così, aveva strappato l'incontro al manager Testa che aveva inteso rassicurare i sindacati. Poi, la doccia fredda. Il sindacato si è detto "sorpreso" dagli ultimi accadimenti: "col manager avevamo affrontato la questione degli interinali, ma in un discorso più generale che riguardava anche la tutela delle risorse umane assunte per il tramite delle cooperative sociali. Se questo è il metodo, non possiamo che dirci preoccupati per i lavoratori più fragili della Asl". Tra l'altro, stamane anche la Uil Trasporti, per bocca del segretario regionale Primo Cipriani e di Teresa Circi, delegata della segreteria regionale, hanno annunciato il “mancato rinnovo di diversi contratti nei settori Cup (il Centro unico di prenotazione) e call center” esprimendo “preoccupazione su altri possibili mancati rinnovi previsti per la metà di maggio e per la questione della gara di appalto per la gestione dei servizi” oggi in mano ad una associazione temporanea di imprese con a capo la Gpi Trento.
"Abbamo chiesto di garantire i livelli occupazionali e di avviare, subito dopo la fase acuta dell'emergenza, i concorsi" ha ribadito ieri sera Pietrucci ai microfoni di laQtv: "ci sono i soldi per prorogare i contratti in essere alle stesse condizioni e di assumere personale. Evidentemente, il manager Testa e l'assessorato alla sanità non conoscono la situazione della sanità aquilana: alcuni reparti rischiano di andare al collasso. Dunque, chiediamo cautela e attenzione: altrimenti, saremo costretti a mettere in campo vive e vibranti proteste".