Giovedì, 07 Maggio 2020 14:51

Fondi regionali diritto allo studio, Alesse: "L'Aquila discriminata"

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In merito alla vicenda concernente la ripartizione dei fondi regionali per il diritto allo studio di cui ci stiamo occupando da giorni, con l'Adsu dell'Aquila che, di fatto, è sta penalizzata, a scapito di 233 studenti universitari (su oltre 1200 beneficiari) rimasti senza borsa di studio, è decisa la presa di posizione del rettore dell'Università Edoardo Alesse che esprime "un motivato e forte dissenso rispetto alle deliberazioni assunte dalla Giunta regionale" nella ripartizione delle risorse disponibili, "ritenendola impari, iniqua ed amministrativamente non corretta".

Come svelato da newstown, in effetti, la Regione ha stanziato soltanto 1.4 milioni rispetto ai 3 previsti, assegnandone, con determina del 9 aprile dell'assessore regionale Piero Fioretti, 1.2 milioni a Chieti e 187 mila a Teramo, con L’Aquila rimasta a bocca asciutta.

L’esclusione è stata motivata dicendo sostanzialmente che l’Adsu L’Aquila avrebbe potuto coprire il proprio fabbisogno (che per il 2019/2020 era stato inizialmente calcolato in 769 mila euro, anche se la stessa azienda aveva poi comunicato alla Regione che in realtà era più alto e ammontava a un milione) usando gli avanzi di amministrazione maturati nel triennio 2015-2018 (5 milioni di euro); e che ciò sarebbe potuto avvenire sulla scorta dell’articolo 5 della legge regionale n. 9 del 6 aprile 2020, che ha stabilito che, causa emergenza Covid, le aziende per il diritto allo studio potevano “utilizzare gli eventuali avanzi di amministrazione allo scopo di perseguire i propri fini istituzionali”. Tuttavia, gli avanzi di amministrazione, stando al dl 118/2011, possono essere usati solo per alcuni scopi, tra cui la copertura dei debiti fuori bilancio, gli investimenti, l’estinzione anticipata dei prestiti e le spese correnti non permanenti. Se si tratta delle Adsu, non possono essere impiegati a copertura delle borse di studio e degli altri servizi erogati agli studenti, essendo, queste, tutte spese correnti permanenti.

La Regione non poteva fare quello che ha fatto.

Per questo, il Cda dell'Adsu - col voto contrario della presidente Eliana Morgante e del vice presidente Antonio Pensa - ha deciso di impugnare la determinazione dell'assessore Fioretti. 

Il Rettore Alesse ha ravvisato "un comportamento asimmetrico e chiaramente discriminatorio nei confronti degli studenti che frequentano l’Università degli Studi dell’Aquila rispetto a quelli iscritti agli altri Atenei della Regione. Anche soprassedendo rispetto alla inadeguatezza ormai cronica del totale dei fondi messi a disposizione – l'affondo di Alesse - e lungi dal voler entrare nel merito delle azioni delle persone che hanno determinato l’attuale situazione, voglio evidenziare che il diritto allo studio e alla migliore formazione possibile rappresentano uno dei diritti fondamentali ed inalienabili che devono essere garantiti sempre, comunque e a tutti i livelli attraverso le più appropriate soluzioni finanziare ed amministrative, in un contesto di progresso sociale e civile, oltre che culturale".

"L’Università degli Studi dell’Aquila - ha aggiunto il Rettore - nonostante le decennali difficoltà seguite all’evento sismico del 2009, ogni giorno esprime manifestazioni di forte vitalità e di eccellenza nella didattica, nella ricerca, nella terza missione e nell’internazionalizzazione, forse rappresentando in questi ambiti la più longeva ed autorevole tradizione accademica della Regione Abruzzo. Per queste ragioni e per il rispetto e la tutela che deve ai propri studenti non può accettare la situazione che si è venuta a determinare e chiede con forza, ma anche con fiducia, nel rispetto delle prerogative del decisore politico, che sia data pronta ed efficace soluzione al problema".

In verità, con successiva delibera 233 del 28 aprile, la giunta regionale ha provato a correggere il tiro, confermando la determina ma impegnandosi al contempo a trovare, a fronte di una riprogrammazione finanziaria, "le risorse necessarie ad assicurare il pagamento delle borse di studio a tutti gli studenti risultati idonei nelle graduatorie approvate dalle Adsu". Si tratta, però, com'è evidente, di un impegno del tutto generico e alquanto aleatorio. Di fatto, al momento l'Adsu dell'Aquila non ha avuto risorse e 233 studenti non possono beneficiare della borsa di studio.

Ultima modifica il Giovedì, 07 Maggio 2020 19:02

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