Sabato, 16 Maggio 2020 09:50

Accordo tra Governo e Regioni sulle riaperture dal 18 maggio: le linee guida per bar, ristoranti, negozi e spiagge. Dal 3 giugno, ok a spostamenti in tutta Italia

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte il decreto legge che consentirà ulteriori riaperture a partire da lunedì 18 maggio.

Fino al 3 giugno non saranno consentiti spostamenti fuori Regione, salvo che per motivi di salute, lavoro o urgenza. Poi, verranno consentiti viaggi da e verso l'estero. Persisterà l'obbligo della quarantena per chi ha contatti con positivi. Sanzioni da 400 a 3.000 euro per chi violerà le regole.

Il decreto legge approvato dal Cdm "delinea il quadro normativo nazionale all'interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali".

È stato accettato, dunque, il documento d'intesa che era stato approvato dalle Regioni nel tardo pomeriggio e sottoposto all'attenzione del premier Conte e dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza in videoconferenza: "C'è stata - ha detto il presidente del Consiglio - una poderosa collaborazione tra le istituzioni".

Si è discusso prevalentemente dei protocolli Inail sulla sicurezza. Il governo, ha chiarito il presidente dell'Emilia Romagna, Bonaccini, stabilirà l'apertura già preannunciata di alcune attività (servizi alla persona, vendite al dettaglio) e saranno le Regioni a stabilire quali altre attività aprire a partire dal nuovo provvedimento, sulla base dei dati tecnici quotidianamente raccolti, sulla base di protocolli regionali discendenti da linee guida nazionali omogenee e condivise.

Tra le proposte inserite nell'accordo e accolte da Conte, quella di fare indossare le mascherine ai clienti dei ristoranti ogni volta che non si è seduti al tavolo. E poi, igienizzanti per la mani e mascherine ai camerieri, consumazioni al banco solo se è possibile la distanza di un metro. Non saranno consentiti buffet. Per quanto riguarda le spiagge, anche quelle libere, si prevede un metro la distanza tra le persone (come nei ristoranti). Saranno vietati i giochi e gli sport di gruppo (niente beach volley).

Nel documento proposto dalle Regione si chiede che sia controllata la temperatura ai clienti di supermercati e centri commerciali (sopra ai 37,5 gradi non si potrà entrare) e che nei negozi i clienti indossino sempre la mascherina. In quelli del settore dell'abbigliamento dovranno avere anche i guanti. Per quanto riguarda i centri estetici, gli operatori dovranno indossare la mascherina: bagno turco e sauna dovranno restare chiusi. Distanza obbligatoria tra i clienti di un metro, come per i saloni dei parrucchieri, dove non potranno più esserci riviste da sfogliare.

Altro capitolo sono i provvedimenti di sicurezza per le scuole. I governatori chiedono che sia previsto un insegnante ogni 5 bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, mentre gli studenti tra 6 e 14 anni sarà sufficiente un insegnante ogni 10 alunni. In questo caso dovranno anche indossare la mascherina, meglio se colorata. Negli asili e nelle materne i giochi dovranno essere ad uso esclusivo di un singolo gruppo, ma andranno disinfettati.

Nei mercati dovranno essere istituiti i sensi di marcia per i clienti e tra i banchi dovranno essere aumentate le distanze.

E poi c'è il tema delle seconde case. Nel dpcm è prevista la possibilità di spostarsi nel luogo di domicilio o abitazione. Ma fino al 3 giugno sarà possibile solo nelle regioni di residenza. Dal 18 maggio, intanto, cadranno tutti i limiti di mobilità all'interno dei confini regionali (naturalmente con l'esclusione di chi è in quarantena, che avrà il divieto assoluto di spostamento). Non sarà quindi più necessaria l'autocertificazione. 

Le regole in pillole

Bar e ristoranti

Niente più buffet, per il resto i locali potranno riprendere il servizio purché sia sempre garantita la distanza di un metro tra clienti (ma su questo la Regione Campania intende essere più fiscale, imponendo la distanza di un metro tra i tavoli). Si consiglia di privilegiare la prenotazione e il servizio all'esterno, favorire il ricambio d'aria ed escludere la funzione di ricircolo dell'aria per i condizionatori. Mascherina obbligatoria sia per il personale che per i clienti, quando non sono seduti al tavolo.

Stabilimenti e spiagge

Anche al mare, la distanza minima tra le persone è sempre di un metro, ma intorno a ogni ombrellone dovranno esserci 10 metri quadri, all'incirca 3 metri lineari tra un ombrellone e l'altro. Tra lettini e sdraio, che dovranno sempre essere disinfettati a ogni cambio di persona e a fine giornata, il distanziamento deve essere di 1 metro e mezzo. Sì a racchettoni, nuoto, surf, mentre per gli sport di squadra come il beach volley sarà necessario rispettare le disposizioni delle autorità superiori (al momento sono ancora vietati). Per le spiagge libere, ci si affida alla responsabilità individuale, ma si suggerisce la presenza di addetti alla sorveglianza.

Alberghi e agriturismi

Attenzione concentrata su aerazione e ventilazione: garantire periodicamente l'aerazione naturale, aumentare la manutenzione e sostituzione dei filtri, cambiare l'aria da un'ora prima a un'ora dopo l'accesso del pubblico. Nelle zone con minore ventilazione, come i corridoi, evitare lo stazionamento delle persone. Anche in ascensore sarà necessario mantenere la distanza interpersonale. Tutti dovranno usare sempre la mascherina.

Parrucchieri, barbieri ed estetisti

Sono tra gli esercizi più delicati, obbligando operatori e clienti alla prossimità. Obbligatorio dunque l'uso di mascherine senza valvola e visiere protettive per gli estetisti. Vietati l'uso di sauna, bagno turco e idromassaggio. Non sarà consentito trattenersi nei locali se non per il tempo necessario al servizio. Dunque, niente chiacchiere con il barbiere e gli altri clienti mentre si attende il proprio turno.

Abbigliamento

Come in tutti i negozi, tutti a distanza di un metro e con la mascherina. Inoltre a tutti dovranno essere forniti guanti per toccare i vestiti da provare.

Piscine

Le norme si riferiscono alle piscine pubbliche, ai parchi acquatici e a quelle inserite in agriturismi e campeggi. Premesso che bisogna sempre garantire il distanziamento di 1 metro, negli spogliatoi gli indumenti e gli effetti personali vanno sempre chiusi nella borsa, evitando la promiscuità degli armadietti. Sia nelle aree solarium che in acqua si calcola un'area di 7 metri quadri a persona. Come in spiaggia, lettini, sdraio e ombrelloni vanno disinfettati a ogni cambio turno e a fine giornata. Le piscine finalizzate a giochi acquatici, come quelle degli acqua park, vanno riconvertite in vasche per la balneazione. Palestre La distanza interpersonale diventa di 2 metri durante l'attività fisica. Anche in questo caso, particolare attenzione all'aerazione e alla promiscuità negli spogliatoi

Ultima modifica il Sabato, 16 Maggio 2020 10:02

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