In questi giorni vengono tagliati decine di alberi di alto fusto lungo la Statale 17 nei pressi di Onna e di San Gregorio, "senza ragioni valide, senza pericoli evidenti e forse senza le prescritte autorizzazioni comunali".
La denuncia è del consigliere comunale Lelio De Santis (Idv/Cambiare insieme).
"Già l’anno scorso, sul rettilineo di S. Elia, furono tagliate centinaia di alberi, nel silenzio generale e senza motivazioni valide. Anche in altre zone della città, come la statale 80, sono stati abbattuti tanti alberi e si continua ovunque un albero possa dare fastidio, nonostante le proteste dei residenti e degli automobilisti, che assistono ad uno spettacolo indecoroso. Vorrei ricordare che le norme del Piano regolatore della città impongono, per il taglio di alberi sul territorio aquilano, anche sul suolo di privati, l’acquisizione del parere del Comune dell’Aquila".
Allo stato non risulta rilasciata alcuna autorizzazione del Settore Ambiente del Comune, "ma il taglio procede nell’indifferenza generale, arrecando un danno ingente al patrimonio arboreo della città. Chiedo, pertanto, al Sindaco, Pierluigi Biondi, una verifica attenta ed urgente, al Comando dei Carabinieri Forestali di controllare la regolarità e la necessità del taglio, ed allo stesso tempo mi domando dove sono finite le Associazioni ambientaliste e gli amanti della natura".
L’aggressione al viale alberato della SS 17 bis - ha aggiunto il consigliere regionale e comunale Americo Di Benedetto - "è uno scempio senza precedenti. Viviamo in un paese che non è in grado di conciliare la bellezza costruita negli anni con la necessaria efficienza della modernità e con la imprescindibile sicurezza. Non ho mai capito se quel tratto di strada sia urbano o extraurbano. Per le rotatorie minimal evidentemente è urbano, idem per i problemi fiscali (TASI cumulata al pagamento spettanze ARAP a carico imprese occupanti il nucleo); per l’abbattimento di tutti gli alberi del viale, evidentemente no. Sono molto amareggiato e spero si arresti questa ingiustificata aggressione. Prego tutti e ciascuno per le proprie competenze di intervenire senza indugio".