Lunedì, 15 Giugno 2020 13:21

Scuola, Cgil L'Aquila chiede la convocazione di un tavolo di confronto: "Urgente un piano per la riapertura"

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La Flc Cgil dell’Aquila esprime la sua preoccupazione per il silenzio istituzionale relativamente alle possibilità organizzative previste per la ripresa delle attività scolastiche il prossimo settembre.

"Sappiamo bene - scrive in una nota la segretaria generale Flc Cgil Miriam Anna Del Biondo - che non ci sono ancora indicazioni chiare da parte del Ministero, per quello che riguarda l’organizzazione del lavoro del personale scolastico nel suo insieme che discende dalle proposte che saranno avanzate relativamente allo svolgimento delle attività didattiche, sulle quali ci esprimeremo nelle sedi opportune, ma è certo che tutto ciò che compete agli Enti Locali, dall’adeguamento degli spazi scolastici, ai servizi di cui si avvale la scuola (trasporti, pre scuola, interscuola e mensa) dovrebbero essere già pianificati e, non da ultimo, la cittadinanza dovrebbe esserne già informata".

"Sappiamo bene - prosegue Del Biondo - che sulla riapertura delle scuole si gioca una partita ben più grande di quello che poteva essere in un qualsiasi avvio di anno scolastico: la ripresa della didattica organizzata e sicura permetterà a molte famiglie di tornare con maggiore serenità al lavoro o, almeno, lo permetterà a chi il lavoro, nel frattempo, non lo ha perso".

A preoccupare maggiormente è quello che accadrà nel Comune dell’Aquila, "visto che temiamo che la mancata ricostruzione dell’edilizia scolastica possa rappresentare un triste precedente di mancata capacità pianificatrice che avrà, anche in questo caso, un peso che l’utenza scolastica, il personale scolastico e la città non possono permettersi. Tra l’altro in una città che si appresta a fare i conti con un dimensionamento non voluto dalla cittadinanza e che non ha fermato neanche il Covid 19".

"Possiamo affermare lo stesso anche per Sulmona dove, come abbiamo più volte denunciato, la situazione dell’edilizia scolastica è ben lungi dal farci stare tranquilli con l’aggravante, rispetto all’Aquila, che lì non è prevista ricostruzione".

"In generale, sulla nostra provincia e dai nostri comuni non abbiamo notizie e se pensiamo allo stato dell’edilizia e alla collocazione della maggior parte degli edifici scolastici, all’assenza di servizi nelle aree interne pressoché abbandonate a se stesse e li combiniamo anche con organici docenti ed ATA insufficienti a garantire il possibile distanziamento, ci chiediamo in quali scuole e come faremo rientrare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze e, non da ultimo, come tuteleremo il rispetto delle norme contrattuali che regolano l’organizzazione del lavoro del personale scolastico".

"Un personale mal pagato - aggiunge Del Biondo - e spesso umiliato dalle riforme orientate ai tagli che si sono susseguite negli ultimi 20 anni, che ha dimostrato ampiamente di essere una colonna portante del sistema produttivo italiano, reinventandosi modalità di fare scuola fino ad allora impensabili e di essere presente e vicino quando si doveva stare lontano in una misura che non ha confronto con nessun altra categoria professionale".

"Ma noi sappiamo che la Didattica a Distanza è stata un dono che gli insegnanti hanno voluto fare alle classi di riferimento, essendo per di più in regime di sospensione delle attività didattiche e che non accetteremo che per incapacità organizzativa o per mancanza di risorse significative, la DaD possa essere riproposta a settembre".

"Sappiamo anche che la DaD ha mostrato tutta la fragilità e l’ingiustizia di un paese con opportunità a geografia variabile lasciando fuori dal lavoro enorme degli ultimi mesi le aree interne non raggiunte da linea internet adeguata e tutti i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine con meno possibilità economiche e strumenti culturali".

La Flc Cgil dell’Aquila chiede quindi agli enti locali di convocare tavoli tecnici di confronto e di lavoro tra tutti i soggetti previsti e dà la propria disponibilità, per quanto di competenza, "a contribuire alla definizione di un piano di riapertura dell’anno scolastico basato sulla sicurezza individuale e sociale dell’intero sistema scuola".

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