E' del 1999 la prima delibera, seguita poi da proroghe, con cui la Giunta Regionale dell'Abruzzo ha istituito un Albo regionale provvisorio delle guide turistiche e degli accompagnatori turistici "in attesa di una nuova legge sulle professioni turistiche".
E' in base a quella delibera che diversi professioniste e professionisti, dopo un adeguato e completo percorso di formazione in ambito universitario, lavorano per tutto l'anno nel proprio territorio di competenza avendo a che fare con gli alti e bassi di cui il turismo, in special modo a causa degli eventi sismici del 2009 e successivi, ha subito gli effetti.
Cosa fa una guida turistica? Accompagna singoli o gruppi nelle visite ad opere d’arte, a musei, a gallerie, a scavi archeologici, illustrandone le caratteristiche, in italiano o in lingua straniera, ad adulti o a bambini. La guida deve anche, e non è un'abilità da poco, essere in grado gestire il gruppo che accompagna. Tutto questo per spiegare che quella della guida turistica è una vera professione.
E' come fare l'avvocato, il professore, il medico, o un qualunque altro lavoro per il quale si ha un dato guadagno e si pagano le rispettive tasse.
Una legge per regolamentare le professioni turistiche però la Regione Abruzzo, come altre, non l'ha più fatta. Né ci sono controlli, come invece nelle grandi città, su chi esercita questo mestiere, che deve essere in possesso di abilitazione, patentino, o come lo si voglia definire. "E dunque è in corso un processo di graduale smantellamento di una professione", denunciano professioniste e professionisti abruzzesi in una nota.
Come? "Attraverso il proliferare di iniziative, passeggiate guidate, a volte persino veri e propri itinerari e viaggi, organizzati e guidati da chi non ha le competenze e l'autorizzazione per poterli svolgere. Oltre al comportamento non corretto, anzi illegale, c'è da sottolineare una questione: vi fareste curare da un medico non laureato in medicina? Vi fareste progettare una casa da una persona che lo fa 'per passione'?", si chiedono le guide turistiche abruzzesi.
"La cultura e i beni culturali, nella loro promozione, valorizzazione e fruizione ricordate dall'articolo 9 della nostra Costituzione, sono una professione, non un hobby. Ricordiamolo, la prossima volta che abbiamo bisogno di qualcuno che ci racconti un monumento, un sito archeologico, una città che visitiamo".
Firmato da: Andreucci Chiara, Baiocchetti Giuseppe, Canali Carla, Ciccozzi Carla, de Iure Alessia, Eusanio Loredana, Falci Isabella, Federici Luigi, Ianni Roberta, Lazzaro Anna, Leocata Sofia, Pace Silvia, Silvagni Francesca, Sposato Natalina, Tognocchi Lucia e Verde Fabiana.