Martedì, 22 Aprile 2014 13:23

Legionella a Roio, Moroni: "Attivate procedure per eliminare il batterio"

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"Il Comune dell’Aquila ha attivato le procedure, previste dal protocollo, nei casi in cui si riscontri la presenza del batterio della legionella, allo scopo di eliminarlo utilizzando un prodotto biocida".

A renderlo noto è l’assessore al Patrimonio Alfredo Moroni, responsabile della gestione dei complessi Case e Map. Che risponde così alle preoccupazioni degli inquilini della piastra 6 degli alloggi di Roio. Come denunciato dagli assegnatari a NewsTown, all'ingresso di una delle palazzine del complesso abitativo era stato affisso - mercoledì 16 aprile - un avviso del Comune dell'Aquila: "Si è riscontrato che in cinque appartamenti è presente il batterio con percentuali ancora rilevabili".

Nell'avviso - però - non era specificato quali fossero gli alloggi 'contaminati'. Il Comune, anziché intervenire per debellare il problema o quantomeno sollecitare la Manutencoop (la ditta alla quale è stata affidata la manutenzione) a fare qualcosa, si era limitato a raccomandare ai residenti di evitare di usare l'acqua calda e, nel contempo, di tenerla aperta per quattro ore al giorno avendo però l'accortezza di stare lontani dai rubinetti, perché il batterio, come'è noto, si diffonde soprattutto attraverso il vapore acqueo a temperature tra i 40 e i 60 gradi.

"Siamo costretti a lavarci con l'acqua fredda e a cucinare usando l'acqua comprata al supermercato" aveva raccontato Pierluigi Castellani, uno dei residenti. "I livelli riscontrati dal Comune, anche se non gravissimi, sono comunque allarmanti: a dicembre un inquilino è stato ricoverato per problemi seri. Vogliamo far presente alla Asl e al Comune che va trovata una soluzione definitiva". E oltre il danno, la beffa: "Secondo il Comune per stare tranquilli dovremmo tenere aperta l'acqua calda per quattro ore al giorno ma dovremmo essere sempre noi ad accollarci le spese per i maggiori consumi".

Oggi, la risposta dell'assessore Moroni. "I risultati delle analisi di controllo effettuate dalla Asl, che hanno portato a riscontrare la presenza del batterio della legionella, seppure in percentuali non rilevanti, nella piastra 6 del quartiere Case di Roio 1 – ha spiegato – sono pervenuti al Comune la settimana scorsa, martedì 15 aprile e, già dal giorno successivo, abbiamo avviato la procedura di sanificazione chimica dell’impianto, con l’impiego del prodotto biocida denominato 'Cillit-Allsil Super 12,4 Ag', per eliminare il batterio. Contestualmente abbiamo contattato gli assegnatari degli alloggi ubicati sulla piastra, informandoli che la procedura sarebbe durata 5 giorni".

"Quest’oggi - ha sottolineato Moroni - i tecnici di Asl e Arta hanno effettuato nuovi campionamenti di verifica. In attesa dei risultati resta fermo il divieto di utilizzare l’acqua calda. Mi preme chiarire – ha concluso l'assessore – che la procedura dello shock termico è prevista per strutture ricettive o alberghiere, per le quali di prassi, già in fase di progettazione, vengono realizzati impianti idonei a sopportarla. Nel caso di civili abitazioni o di edilizia residenziale, come in questo caso, gli impianti non sono dotati delle caratteristiche tecniche per poter sostenere lo shock termico e questa è la ragione per la quale si ricorre ad altre pratiche, ugualmente efficaci. È comunque imprescindibile la collaborazione di tutti gli assegnatari degli alloggi posti sulla piastra soggetta a procedura di sanificazione, sia nel rendersi reperibili, sia nell’attenersi alle indicazioni dei tecnici, ai fini di ottenere assoluta certezza sull’esito positivo della procedura stessa”.

 

Ultima modifica il Martedì, 22 Aprile 2014 13:38

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