Sabato, 25 Luglio 2020 19:27

Coronavirus, i dati del 25 luglio: in Abruzzo 3 nuovi casi, in Italia 275

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Nelle ultime 24 ore sono saliti, rispetto al giorno precedente, i positivi al coronavirus: sono 275 rispetto ai 252 di ieri.

Il numero dei decessi è pari a quello di ieri, 5, uno dei valori più bassi di sempre. Sono i dati comunicati dalla protezione civile. Dal 23 giugno al 21 luglio i contagi sono avvenuti in particolare nell’ambiente familiare (30,6%), all’estero (24%) nelle Rsa e comunità disabili (12,4%).

Dal 6 al 19 luglio i tamponi sono stati eseguiti soprattutto a a seguito di test sierologico (43,8%), su casi sintomatici (29,5%) e su contatti di positivi (24,1%).

Abruzzo

Oggi in Abruzzo si sono registrati 3 nuovi casi positivi (di cui 2 residenti in provincia di Pescara e 1 in provincia di Chieti) e zero nuovi decessi. I pazienti ricoverati sono, al momento, 13 (di cui 2 in terapia intensiva), le persone in isolamento domiciliare sono 99, i dimessi/guariti (dall'inizio dell'epidemia) 2777, gli attualmente positivi 112.

Lombardia, nessun decesso per il secondo giorno consecutivo

Oggi l’incremento nazionale è +0,11% (ieri +0,10%), con 245.864 contagiati totali, terapie intensive a -5 (41), 5 decessi, 51.671 tamponi (ieri 53.334). I positivi sono concentrati in particolare in Lombardia (79), Emilia Romagna (49), Veneto (31), Campania (21) Lazio (19) e Piemonte (16). Il rapporto positivi/tamponi è allo 0,53% (ieri 0,50%). Per il secondo giorno consecutivo non si registrano decessi in Lombardia, che segna una curva a +0,08% (ieri +0,05%), 95.847 contagiati totali, 10.725 tamponi (ieri erano 9.860), 79 i positivi, rapporto positivi /tamponi 0,73% (ieri 0,53%), ricoverati +4 (148), terapie intensive -4 (13). Inoltre, continuano ad aumentare i guariti e dimessi (+63) e le province di Cremona, Pavia e Sondrio non fanno registrare alcun nuovo contagio.

Iss: molti focolai legati a ingressi da paesi a rischio

«Il numero dei contagi da coronavirus è stabile rispetto alla scorsa settimana e l'Rt nazionale è di poco inferiore a uno» ha affermato ieri Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute presentando il rapporto settimanale di monitoraggio prodotto dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità. Restano tuttavia «diversi focolai di ampiezza variabile in quasi tutte le regioni e molti di essi sono causati da persone provenienti da paesi ad alta incidenza di coronavirus» ha spiegato Rezza, nel giorno in cui il ministro della Salute ha firmato un'ordinanza per la quarantena a persone che negli ultimi 14 giorni siano stati in Bulgaria e Romania.

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