"Ad oggi, alle 12, il 93,4% delle classi è in presenza. Di questi il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente a distanza sono il 6,6%”.
Lo ha affermato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in audizione alla Camera dopo il pressing arrivato dai sindacati e dalle parti politiche affinchè vengano forniti, con cadenza regolare, dati ufficiali sui contagi nelle scuole.
Per quanto riguarda gli alunni, ha aggiunto il Ministro, “su un totale di 7.362.181 studenti, gli alunni in presenza sono l'88,4%. Per l'infanzia gli alunni positivi o in quarantena sono il 9%. Per la primaria il 10,9% e per la secondaria il numero di studenti in Dad o in didattica integrata sono il 12,5%".
"Il grosso dei contagi è avvenuto durante il periodo di chiusura delle scuole. Noi abbiamo avuto l'impennata dei dati dal 18 - ha commentato il Ministro -. Avevamo fatto una simulazione con una previsione di un raddoppio dei contagiati, ma il dato reale è molto più basso. Il dato che noi abbiamo è che il contagio è avvenuto sostanzialmente nel tempo in cui i ragazzi non erano a scuola, ma quando hanno avuto altri contatti, contatti familiari, fuori da quella che è la situazione di controllo che possiamo vivere all'interno delle scuole".
Una versione che però non convince l’Associazione Nazionale Presidi, che parla del 50% delle classi in Dad, e nemmeno i sindacati secondo i quali “ad una settimana dalla ripresa delle lezioni si stanno moltiplicando le classi con alunni positivi. Nella primaria sono saltati i tracciamenti con testing che le ASL non riescono più a garantire, nella secondaria l’auto-sorveglianza si sta rivelando troppo gravosa e persino inutile a causa dell’incalzare dei contagi che stravolgono ogni tentativo di assicurare la continuità del servizio di istruzione”, si legge in una nota diffusa dalla Flc Cgil.
Nel mirino dei sindacati anche il ritardo del Ministero nella pubblicazione dei dati. “Sono due anni che li chiediamo” ha detto a LaPresse Graziamaria Pistorino, della segreteria nazionale Flc Cgil Scuole. Eppure, ha sottolineato la sindacalista, “il Ministero dell’Istruzione da tempo è in possesso di quei dati, con i numeri dei contagi, perché i dirigenti scolastici entro ogni martedì della settimana da due anni li caricano sul portale Sidi”.
Sulle vaccinazioni dei ragazzi in età scolare ci sono “situazioni molto differenziate per diversi livelli - ha detto Bianchi - Un livello molto alto per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, con una copertura vicina all'85%. Più basso, ovviamente, per i ragazzi della primaria per via di aver avuto l'autorizzazione a procedere con le vaccinazioni il 25 di novembre. Ma se all'inizio della settimana scorsa eravamo al 12%, abbiamo poi chiuso al 25%, con un tasso molto alto di adesione alla vaccinazione".
Intanto sei regioni - Piemonte, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Marche e Valle d’Aosta - hanno fornito dati a livello territoriale sugli studenti positivi e sulle classi in dad. Numeri che, confrontati con la settimana precedente, dimostrano come negli ultimi giorni i contagi stiano correndo. In Campania, le classi in dad sono 4000, il doppio rispetto alla settimana precedente secondo le stime dell’associazione nazionale presidi. In Emilia Romagna, sono 696 classi in dad (67 nei giorni precedenti). Nelle Marche le classi in quarantena sono diventate 645 da 313. L’assessore alla salute della Regione Lazio ha parlato di 25 mila studenti in dad, mentre in Valle d’Aosta l’8,2% delle classi è in quarantena. In controtendenza il Piemonte, che invece ha registrato una diminuzione delle quarantene da 1035 a 912.