Domenica, 02 Agosto 2020 21:49

Incendi, non è ancora finita: a Cansatessa focolai attivi. Paura nella notte, fiamme vicino le abitazioni. Il ministro dell'Ambiente Costa: "Presto sarò lì"

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Rimane ancora complessa la situazione incendi nel comune dell'Aquila. Le operazioni di spegnimento sono riprese questa mattina all'alba.

A Arischia il fronte del fuoco si è praticamente fermato e non desta preoccupazioni, come ha spiegato anche il sindaco Pierluigi Biondi nel punto video fatto ieri in serata, anche se l'incendio non può dirsi ancora domato. Intanto proseguono le operazioni di bonifica e i lavori di allargamento delle linee tagliafuoco.

Il quadro è più delicato a Cansatessa e Pettino, dove ci sono problemi legati al fatto che a bruciare è il fitto sottobosco, con braci e tizzoni ardenti che i ripetuti lanci di canadair e mezzi aerei non sono riusciti a spegnere, anche a causa del vento, che in giornata è soffiato in direzioni diverse, alimentando e spostando i focolai verso le abitazioni.

In queste condizioni, e tenendo conto anche delle caratteristiche della montagna, particolarmente impervia, e della fitta vegetazione, le operazioni di bonifica, alle quali hanno partecipato vigili del fuoco, esercito e volontari, sono particolarmente complesse, oltre che pericolose. Questa mattina, a partire dalle 6, è prevista un'incursione dei vigili del fuoco, che proveranno a penetrare con mezzi di terra dalla cresta della montagna dal versante di Arischia.

Paura nella notte: poco dopo le 21, quando sembrava che la situazione fosse sotto controllo, c'è stato un nuovo peggioramento. Le fiamme hanno ripreso vigore e si sono avvicinate pericolosamente alle abitazioni, a protezione delle quali ci sono squadre di vigili del fuoco e di volontari della Pc. Il comune ha censito tutta la popolazone potenzialmente a rischio, in caso di necessità è pronto a scattare un piano di evacuazioni. Si è alzata di nuovo una densa coltre di fumo che ha reso irrespirabile l'aria in tutta la zona, estendendosi anche verso est. 

Si spera nella pioggia, che però non arriverà prima di mercoledì. Domani sarà un'altra giornata calda, con alte tempreature e vento di libeccio.

Ieri gli operai del comune hanno completato una linea tagliafuoco di 2 km per mettere in sicurezza le abitazioni.

Il comune dell'Aquila, che ha allestito anche un ufficio mobile nel piazzale antistante l'Inal, in via Vetoio, sta tenendo sotto osservazione, mediante le rilevazioni dell'Arta, i livelli di concetrazione di benzeni nell'aria. Biondi ha specificato che sono stati registrati dei picchi ma che non sussistono, per il momento, pericoli per la salute dei cittadini.

Imponente il dispiegamento di forze impegnate: 6 canadair e 2 elicotteri, 82 volontari della Protezione Civile con 26 mezzi, 85 vigili del fuoco con 37 mezzi ed il 9° Reggimento Alpini con 45 Uomini e 13 mezzi

Il sindaco Biondi ha chiesto al governo la dichiarazione di stato di emergenza. La procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta contro ignoti.

Il ministro dell'Ambiente Costa ha annunciato la sua visita: "Appena possibile mi recherò personalmente al Parco del Gran Sasso per verificare l'entità dei danni e valutare gli interventi per scongiurare il rischio dissesto. Sono in contatto costante con il presidente del Parco, Tommaso Navarra il quale mi ha informato che nelle prossime ore provvederà ad inviare una relazione sullo stato dei fatti alla direzione ministeriale competente. Il nostro obiettivo è avviare un rapido recupero ambientale e riduzione dei conseguenti rischi da dissesto".

Sono più di 200 gli ettari di vegteazione andati in fumo. Coldiretti Abruzzo afferma che saranno necessari almeno 15 anni per ricostituire i boschi distrutti.

Ultima modifica il Martedì, 04 Agosto 2020 18:47

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