Mercoledì, 02 Settembre 2020 14:49

Impatto dell’aviazione sul cambiamento climatico, pubblicati i risultati di uno studio internazionale che ha coinvolto anche Univaq

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Giovedi 3 settembre 2020 sarà disponibile sul sito della rivista scientifica Atmospheric Environment un articolo su uno studio collaborativo internazionale, dal titolo: 'The contribution of global aviation to anthropogenic climate forcing for 2000 to 2018’, autori: D.S. Lee, D.W. Fahey, A. Skowron, M.R. Allen, U. Burkhardt, Q. Chen, S.J. Doherty, S. Freeman, P.M. Forster, J. Fuglestvedt, A. Gettelman, R.R. De León, L.L. Lim, M.T. Lund, R.J. Millar, B. Owen, J.E. Penner, G. Pitari, M.J. Prather, R. Sausen, L.J. Wilcox [DOI: 10.1016/j.atmosenv.2020.117834 ].

Allo studio partecipano alcune prestigiose istituzioni internazionali (Manchester Metropolitan University – UK; National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) – USA; University of Oxford – UK; German Aerospace Center (DLR) – Germania; Peking University – Cina; University of Colorado – USA; University of Leeds – UK; Center for International Climate Research (CICERO) – Norvegia; National Center for Atmospheric Research – USA; University of California, Irvine – USA; University of Michigan – USA; University of Reading – UK)  e fra queste anche l’Università degli Studi dell’Aquila, grazie al contributo del Prof. Giovanni Pitari del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche.

Lo studio sintetizza in modo completo tutti gli effetti climatici diretti e indiretti delle emissioni da parte dell’aviazione su scala globale e dimostra che essa contribuisce per il 3.5% ai processi fisico-chimici che regolano il cambiamento climatico globale di origine antropica. Lo studio dimostra altresì che due terzi dell’impatto climatico dell’aviazione è attribuito a emissioni diverse da quelle di anidride carbonica ed il rimanente alla CO2. Effetti climatici non-CO2 sono quelli dovuti alle emissioni di NOx (con impatto su ozono e metano), formazione di scie di condensazione e nubi di ghiaccio prodotte dai motori dei jet ad alta quota, vapor d’acqua, ceneri di combustione, aerosol solforici prodotti dall’ossidazione di anidride solforosa.

Lo studio dimostra che l’impatto dell’aviazione sul cambiamento climatico è comparabile a quello di altri settori di attività umane, come il traffico merci su navi, il trasporto a terra e la produzione di energia. Un’attenta quantificazione degli effetti climatici dell’aviazione è molto importante, soprattutto in vista dei target previsti dagli Accordi di Parigi sulle emissioni di CO2.

Uno dei co-autori [Dr. David Fahey, Direttore di Earth System Research Laboratories presso la NOAA (USA)] ha dichiarato che questo studio è un magnifico esempio di collaborazione internazionale, per chiarire come le attività umane producano cambiamento del clima. Lo studio ha reso più solide le basi scientifiche del ruolo dell’aviazione nel sistema climatico ed ha stabilito un solido riferimento per futuri lavori di assessment scientifico. Sarà inoltre di supporto a decisioni politiche governative e scelte strategiche dell’industria, al fine di raggiungere target di mitigazione climatica, proteggendo contemporaneamente questo importante settore da affermazioni inaccurate riguardo il suo ruolo nel sistema climatico.

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Settembre 2020 14:52

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