Sabato, 05 Settembre 2020 20:15

Giornata nera sul Gran Sasso: un morto sul Camicia e 4 alpinisti soccorsi

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Un uomo di 52 anni, Lamberto Badia, aquilano residente a Pescara, è morto sabato 5 settembre durante un'escursione sul Monte Camicia, nel massiccio del Gran Sasso.

A dare l’allarme sono stati alcuni escursionisti che hanno trovato prima lo zaino della vittima e poi il corpo esanime. Il Soccorso Alpino è intervenuto con l’elicottero del 118 ma quando i sanitari sono arrivati non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto forse qualche ora prima per cause naturali.

Sempre sabato, due alpinisti originari di Bari, di 31 e 32 anni, sono stati soccorsi mentre si stavano arrampicando sul Corno Grande, sulla via Diretta Alesandri, nota come “Paretone”. Arrivati a quota 2.600 metri, lungo il terzo pilastro, al ragazzo di 31 anni, il primo di cordata, si è staccata una presa. Il climber è precipitato lungo la parete rocciosa per 20 metri. Ad arrestare la corsa è stata la presenza di altre prese, a cui il ragazzo si è aggrappato, ma anche l’intervento dell'amico, che ha retto la corda e ha allertato il Soccorso Alpino e Speleologico.

Sono intervenute subito due squadre di terra a bordo di due elicotteri del 118, decollati uno dall’Aquila e l’altro da Pescara. Il recupero dei due alpinisti è stato particolarmente difficoltoso: l'elicottero ha dovuto accostarsi alla parete per permettere ai tecnici di calarsi ed effettuare l'intervento.

Il giovane volato giù per 20 metri ha riportato la frattura del piede sinistro e del gomito destro, mentre l’amico ha riportato l’abrasione di entrambe le mani, a causa della presa della fune con cui ha sorretto il compagno. I due sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila.

Il Soccorso Alpino è dovuto intervenire per salvare anche altri due alpinisti, un ragazzo di 36 anni di origini ungheresi residente a Potenza Picena (Mc) e un coetaneo di Porto Recanati (Mc). I due si stavano arrampicando sulla parete orientale del Corno Grande, quando lungo il tratto Alletto Gravino, all’alpinista ungherese, primo di cordata, si è staccata una presa. L'uomo è precipitato giù per 10 metri, sbattendo contro la parete rocciosa.

L’amico che era con lui ha allertato il Soccorso Alpino, intervenuto con squadre di terra a bordo di un elicottero del 118. Anche in questo caso, il pilota dell'elicottero ha dovuto accostarsi alla parete per consentire ai tecnici di calarsi ed effettuare il recupero.

A bordo dell’elicottero, i sanitari hanno constatato che il giovane ungherese aveva riportato un trauma toracico. L’alpinista non è in pericolo di vita, ma è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo.

Ultima modifica il Domenica, 06 Settembre 2020 13:35

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