Continuare ad assicurare, nell’area distrettuale dell’Aquila e in alcuni comuni del territorio peligno-sangrino, i servizi a domicilio per anziani non autosufficienti, disabili, minori e famiglie problematiche per valutarne i reali bisogni ed estendere successivamente l’attività ad altre aree della provincia.
E’ l’obiettivo alla base della delibera Asl, che sarà pubblicata oggi, che rinnova la convenzione stipulata tra l’azienda sanitaria e la comunità montana ‘La montagna di L’Aquila’, in scadenza il prossimo dicembre.
Si tratta di un progetto socio-assistenziale sul territorio imperniato sull’assistenza a domicilio per una larga fascia di popolazione che presenta profili di medio e grave disagio.
Nel pomeriggio, alle ore 16, per rimarcare l’importanza di un progetto di grande impatto sul territorio, al Comune di Navelli saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’assessore regionale al bilancio, Guido Liris, il sindaco di Navelli, Paolo Federico, il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi e il manager della Asl, Roberto Testa.
I settori d’intervento. Dal 2018 fino a oggi, grazie alla convenzione che scadrà entro l’anno, la Asl, con personale specializzato, è entrata nelle case degli utenti per seguirli, sostenerli e guidarli nella gestione e risoluzione di una differenziata gamma di disagi. Un’assistenza a 360 gradi che ha riguardato, tra gli altri, anziani non autosufficienti, disabili adolescenti, e adulti, coppie in crisi, tossicodipendenze e salute mentale. Situazioni difficili, ognuna con una propria specificità.
Oltre 400 interventi a domicilio. Nell’arco di un triennio (dal 2018 a oggi), la Asl ha garantito, a domicilio, 106 interventi per anziani non autosufficienti e disabili adulti, 23 per minori disabili, 11 per bambini con problematiche, 136 per famiglie con disagi, 42 per il trasporto di anziani non autosufficienti, 21 a sostegno di persone con problemi di tossicodipendenza e 33 a beneficio di disabili psichici. I punti guida. Con il rinnovo della convenzione la Asl si propone di assicurare la continuità assistenziale a soggetti fragili e valutare le necessità di un’utenza che ha bisogno di un sopporto molto differenziato che varia molto da caso a caso. Questa azione, coordinata dall’unità operativa del governo clinico, diretta dal dr. Luca Caniglia, permetterà all’azienda sanitaria di calibrare con appropriatezza uomini, mezzi e spese, evitando sprechi.
Il manager Testa: “Modello da estendere ad altre aree”. “Il rinnovo della convenzione”, dichiara Testa, “è un provvedimento ad elevata valenza strategica che coinvolge anche gli Enti Locali e che consentirà di valutare in modo approfondito il fabbisogno socio-sanitario complessivo dei pazienti fragili, al fine di impiegare al meglio le risorse, assicurando continuità assistenziale e omogeneità di prestazioni in tutta la provincia, che ha un territorio che presenta una orografia particolarmente complessa e realtà sociali molto diverse tra loro”.