"Priorità alla scuola", questo lo slogan del presidio promosso dall'Unione degli Studenti e da Link - Studenti Indipendenti L'Aquila in programma nel capoluogo il prossimo venerdì 25 settembre, alle ore 16, davanti alla Prefettura.
Diritto allo studio, diritto alla salute e alla mobilità e più efficaci politiche di sostegno agli studenti. Questi i temi al centro della protesta.
"La riapertura delle scuole - scrivono gli organizzatori in una nota - lascia aperti ancora molti interrogativi, dalla carenza di personale docente e l'inefficienza dei trasporti alle aule pollaio e l'inadeguatezza degli edifici scolastici. L'edilizia scolastica è da anni trascurata nel nostro paese, e la nostra città con il clamoroso caso del liceo Cotugno, ma non solo, ne è il perfetto esempio. Allo stesso modo politiche di definanziamento della scuola hanno portato alla creazione di classi in forte sovrannumero, che costringeranno alla DAD una parte significante della popolazione studentesca".
Ora più che mai - aggiungono - "è necessario un sistema di trasporti gratuito ed efficiente per garantire la salute e il diritto alla mobilità di tutte e tutti".
La dispersione scolastica risulta una problematica sempre più urgente, frutto dell’inaccessibilità dell’istruzione. "Il lockdown ha aggravato la situazione lasciando senza tutele la maggior parte delle studentesse e gli studenti che non avevano accesso ad internet o non disponevano di device.
Da anni - proseguono i sindacati studenteschi - chiediamo più investimenti sulla formazione e la garanzia del diritto allo studio. La questione della didattica a distanza si aggrava parlando delle università, che vedranno la stragrande maggioranza delle proprie studentesse e dei propri studenti non rientrare in ateneo e mantenere la didattica in remoto o mista, nel caos di app e prenotazioni di lezioni in presenza dovuto ad una forte carenza di linee guida nazionali, che ha fatto dell'università la vera dimenticata di quest'emergenza".
Uno dei problemi principali dell'università rimane la tassazione, tra le più alte in Europa - proseguono gli organizzatori- "che rende l'accesso agli studi un vero e proprio privilegio di pochi. Alle tasse, si aggiungono i costi degli affitti privati, ai quali moltissimi devono rivolgersi a causa della bassissima percentuale di aventi diritto all'alloggio che riescono ad accedere ad un posto letto nelle residenze universitarie".
"La pandemia ha messo in luce problematiche che da anni noi denunciamo all'interno della città e del paese, sono necessari degli investimenti massicci nei luoghi della formazione e per questo è fondamentale utilizzare i soldi del recovery fund per garantire accessibilità e gratuità dell'istruzione per tutte e tutti, per abolire le tasse universitarie e risolvere la problematica dell'abitare, per garantire trasporti ed edifici sicuri per tutte e tutti".
"Venerdì 25 scendiamo in piazza alle 16:00 davanti la Prefettura perché è arrivato il momento di dare priorità alla scuola", conclude la nota.