Venerdì, 25 Settembre 2020 15:50

Ex Customer2Care: 170 operatori ancora in attesa di conoscere il loro destino

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I 170 lavoratori impiegati fino a marzo 2020 nel call center Customer2Care dell'Aquila ancora non conoscono quale sarà il loro destino. 

Hanno atteso invano il 15 settembre, data in cui si sarebbe dovuto programmare il loro rientro a lavoro con W3 (Wind/Tre): non sono arrivate risposte, però. Eppure, W3 ha sempre detto di voler mantenere il lavoro all’Aquila, come fatto dal 2009 in poi. Questa presa di posizione, ribadita anche nell’incontro dello scorso 11 febbraio tenutosi in sede Wind/3, non è stata seguita da fatti concreti.

"W3 continua a non dare risposte e non comunica nessuna data d’incontro, riunione necessaria per ratificare l’accordo di riassunzione per i lavoratori aquilani: continua a sfuggire al confronto", denunciano le segreterie territoriali Slc Cgil e Uicolm Uil. "In pochi attimi la commessa lavorata a L’Aquila è stata dirottata in altri contact center: ora è arrivato il momento di riportare il lavoro dove è stato tolto".

I 170 lavoratori sono coperti dalla Naspi ma le organizzazioni sindacali non accettano che la situazione si trascini oltre: "E' arrivato il momento di far capire a W3 che L’Aquila non ci sta a questo continuo rimando che non dà certezze agli ex dipendenti di C2C. Abbiamo fatto richiesta d’intervento al Prefetto, che puntualmente ha dimostrato attenzione, affinché convochi W3 per capire se terrà fede a quanto assicurato durante l’incontro prefettizio del 24 febbraio: speriamo che quelle parole non siano state solo promesse. Riteniamo W3 una grande Azienda di telecomunicazioni e non riusciamo a pensare che possa giocare sulla pelle di 170 famiglie che a breve si vedranno diminuito il sostentamento economico per andare avanti".

I segretari territoriali Marilena Scimia e Piero Francazio si augurano che il committente non voglia utilizzare l’emergenza Covid19 come scusa per ritardare o evitare la riassunzione dei 170 lavoratori. "Sollecitiamo le istituzioni locali e regionali ad intervenire e dare riscontro perché è questo ci stanno chiedendo i 170 lavoratori aquilani, oggi serve la garanzia dei posti di lavoro, quindi serve che tutti insieme si interceda sul committente Wind/3 concretamente e sul governo nazionale".

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