“È sconcertante l’atteggiamento di chi ritiene, inopinatamente, di poter giocare con la vita di decine di lavoratori che da mesi attendono una risposta sul proprio futuro lavorativo. I 170 lavoratori del call center C2C meritano rispetto: il sottoscritto e l’amministrazione saranno al loro fianco in questa lunga e complessa vertenza".
Il primo cittadino dell'Aquila Pierluigi Biondi interviene, in una nota, sulla situazione dei 170 lavoratori del call center Customer2Care che dopo la chiusura del sito attendono di conoscere il loro destino. Lo scorso marzo la C2C fece partire le lettere di licenziamento dopo la rottura delle trattative sindacali per il riassorbimento del personale. Giorni fa si sarebbe dovuto riprogrammare il loro rientro a lavoro con W3 (Wind/Tre) ma nemmeno dall'operatore telefonico sono arrivate risposte.
Alla situazione difficilissima che riguarda i lavoratori, sottolinea Biondi, si aggiungono "situazioni paradossali come quelle di lavoratrici che, a causa di cavilli burocratici di cui l’azienda non si è minimamente interessata, non riescono ad accedere al sistema di ammortizzatori sociali Naspi rimanendo legate a quello della Fis, pagata poco e male".
"Una situazione non più sostenibile a fronte della quale è auspicabile che la committenza Wind3 incontri le parti sociali al più presto e intervenga prontamente per mantenere i livelli occupazionali e affinché la commessa ritorni all'Aquila, garantendo serenità e certezze a donne e uomini di un territorio che ha già scontato gli effetti fortemente negativi della crisi economica legata al sisma del 2009, amplificati ulteriormente dalla pandemia da coronavirus”, conclude Biondi.