“L’evoluzione della situazione emergenziale da Covid 19, la ripresa deli contagi anche nella nostra regione, i temi posti in tutte le nostre precedenti richieste nonché dalle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil e dalle associazioni dei pensionati, sia durante i mesi del lockdown e nella cosiddetta Fase 2 e mai riscontrate, esigono che la Regione Abruzzo attivi con urgenza il confronto sui temi ripetutamente sollecitati e mai affrontati con le rappresentanze sindacali.”
Così i segretari generali di Fp Cgil Abruzzo Molise, Cisl Fp Abruzzo Molise e Uil Fpl Abruzzo Paola Puglielli, Vincenzo Mennucci e Giuseppe De Angelis, in una nota inviata al presidente Marco Marsilio.
“Riteniamo che l’attesa delle scriventi per ricevere informazioni al fine di esercitare le prerogative in capo alle stesse in ordine a temi per altro oggi così urgenti e centrali per la vita della nostra comunità, per l’avvio di un confronto regionale sulle tante questioni in primis la sicurezza nei posti di lavoro pubblici e del privato anche accreditato e/o i piani del fabbisogno del personale, le dotazioni organiche e quant’altro, abbia raggiunto livelli inaccettabili”
“E’ giunta l’ora” aggiungono “che la Regione affronti con le organizzazioni sindacali temi ripetutamete posti e cioè: rete territoriale ed ospedaliera, ordinaria e Covid, aumento dei contagi, situazione assunzionale e piani dei fabbisogni delle Asl, situazione nelle Rsa specie in riferimento, da quanto appreso dagli organi di informazione, all’elevato numero di positivi tra gli ospiti e tra i dipendenti in diverse strutture residenziali.”
I segretari sottolineano ancora che “a oggi non è stato ancora costituito il tavolo tecnico regionale ripetutamente richiesto dalle sigle sindacali di categoria e confederali”
Nell’auspicare “un riscontro, seppur tardivo, ed una convocazione urgente in merito alle questioni esposte” concludono che in caso di mancato riscontro “ saremo costretti nostro malgrado a segnalare agli organismi superiori dette carenze a partire dalla mancata costituzione del Tavolo regionale, secondo quanto previsto dal Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all'emergenza sanitaria da Covid-19, sottoscritto il 25 marzo”.