Chiuso il laboratorio privato Dante Labs, almeno per ora; lunghe file a Collemaggio per sottoporsi a test seguendo i protocolli della Asl, cui si aggiungono - lì accanto - le code di coloro che hanno appuntamento per il vaccino antinfluenzale, con le proteste di chi si presenta comunque, per lamentarsi di non essere riuscito a prendere la linea al numero segnalato; la rabbia dei cittadini isolati, in quarantena, che aspettano notizie dalla Asl.
Come non bastasse l'emergenza che si è generata all'ospedale San Salvatore, con una decina di casi positivi al covid-19 riscontrati nel reparto di Ortopedia, in queste ore a far discutere è la gestione dei processi di test e tracciamento, con l'azienda sanitaria locale che non riesce, evidentemente, a dare risposta ai cittadini in un momento di estrema sofferenza, ed in particolare per la città dell'Aquila che fa registrare, da giorni, un aumento preoccupante dei contagi.
C'è una mamma che racconta della positività del figlio, evidenziata a seguito di un tampone processato da Dante Labs; la Asl aveva informato che il 13 ottobre il personale medico si sarebbe recato in casa della famiglia, in quarantena, per esiguire i tamponi; tuttavia, non si è visto nessuno, e nessuno risponde al numero verde del Servizio di Igiene e Prevenzione. Con i familiari del ragazzo costretti, dunque, a stare in casa in attesa di sapere se sono positivi oppure no.
C'è poi una mamma che denuncia di essere "prigioniera" in casa in attesa del secondo tampone, e minaccia di rivolgersi ai carabinieri; dieci giorni fa, la positività riscontrata con un tampone processato da Dante Labs e, da allora, la famiglia è in isolamento con lei, con marito e figli positivi ma asintomatici. Non si hanno notizie su quando verrà fatto il secondo tampone dalla Asl e, viene denunciato, ci sono stati anche dei ritardi nel tracciamento dei contatti. Di nuovo, al numero verde non risponde nessuno.
Palumbo e Albano (Pd): "Sistema di tracciamento saltato, emblema della decisione di affidarsi al privato"
"La sospensione delle attività del laboratorio privato Dante Labs, seppur temporaneamente per la realizzazione di un sistema drive-in, rappresenta l’ultima tegola su un sistema di tracciamento dei nuovi casi Covid in città ormai saltato, ma è anche l’emblema della scelta, avallata dai governi comunale e regionale, di affidare in una quota preponderante il destino della salute pubblica aquilana all’iniziativa di un privato che, ci teniamo a precisare, è sempre positiva purché aggiuntiva e non sostitutiva all’attività di competenza pubblica".
A dirlo sono i consiglieri comunali del Partito democratico, Stefano Palumbo e Stefano Albano.
"A fronte di una crescita esponenziale dei contagi il sistema sanitario locale non è più in grado di rispondere a tutte le richieste di tamponi che arrivano dai medici rendendo così impossibile ricostruire con efficacia le catene di contagio e isolare i cluster. A far paura più dell’aumento quotidiano di nuovi positivi è l’incapacità, ormai evidente, del sistema sanitario locale di tracciare tempestivamente i contatti, unico strumento possibile per arrestare una diffusione del contagio dalle dimensioni, altrimenti, imprevedibili".
Inutile adesso recriminare, sottolineano Palumbo e Albano, ma "è bene ricordare come nel consiglio comunale straordinario convocato ad aprile sulla gestione dell’emergenza Covid avevamo presentato un ordine del giorno, che il presidente Tinari evitò di far votare, con cui indicavamo cosa a nostro avviso andava fatto: tra le tante altre proposte, avevamo chiesto il potenziamento del laboratorio analisi all’interno del San Salvatore e l’assunzione di nuovo personale amministrativo, medico e infermieristico da destinare sia al contact center, sia al rafforzamento delle USCA e dell’assistenza territoriale. A sei mesi di distanza, i tanti aquilani in isolamento fiduciario da giorni in attesa di un tampone o di un semplice contatto con la ASL, sono la dimostrazione di quanto insufficiente sia stato il lavoro fatto in vista della seconda ondata. Un caos, quello che ormai si registra da giorni, che genera panico tra la gente e che va prontamente arginato con misure tempestive e risolutive, prima che l’arrivo dell’influenza stagionale possa far collassare definitivamente il sistema. A Biondi e Liris, impegnati fino a qualche settimana fa nella richiesta di deroghe per gli spettatori della Perdonanza e del ritiro del Napoli calcio, qualcuno dica che, finita la festa, è tempo di tornare a bordo ed assumersi le responsabilità che per ruolo gli competono".