Venerdì, 06 Novembre 2020 10:43

L'Aquila, la denuncia di alcune mamme: "600 bambini sono rimasti senza pediatra"

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Succede anche questo, nel pieno di una pandemia: seicento bambine e bambini sono rimasti, di fatto, senza pediatra.

Ma andiamo con ordine. 

La pediatra che aveva in cura i piccoli è andata in pensione il 1 novembre 2020: il 12 ottobre ha caricato una comunicazione di saluto sulla app 'Pediatotem' annunciando, appunto, che sarebbe andata in pensione. 

Alcuni genitori, però, denunciano di non aver ricevuto alcuna notifica dall'applicazione e di aver ricevuto la notizia da altre famiglie. Racconta una mamma: "Ho aperto l'app e c'era anche una comunicazione da parte della Asl 1, datata 2 novembre, in cui si legge: 'il dottore è in pensione dal 2/11, i bimbi saranno attribuiti ad un pediatra del territorio provvisoriamente e vi sarà comunicato dall'azienda sanitaria. Siete pregati di non affollare l'ufficio scelte ma soltanto in seguito, e con calma, di provvedere al cambio. Per chi ha fatto richiesta online avrà ugualmente il pediatra fino alla lavorazione della pratica'. Ad oggi, però, 6 di nolvembre non è giunta ancora alcuna comunicazione  dalla Asl".

Dunque, i bambini e le bambine sono, al momento, senza pediatra di base in piena emergenza sanitaria. Spiega un'altra mamma: "Dovrò necessariamente appellarmi al buon senso di un altro pediatra di base per poter far rientrare il bambino al nido (lo avevo tenuto a casa per un banale mal di denti e non posso riportarlo senza giustificazione). Detto questo, trovo assurdo che nel 2020 si possa rimanere senza il diritto alle cure, in piena pandemia mondiale, considerando anche la gravità della situazione all'Aquila. Se il bimbo dovesse sentirsi male chi devo chiamare? Non ho pediatra, mi viene detto che verrà attribuita: quando? Come ci sarà comunicato?".

D'altra parte, è difficile che altri pediatri, che non conoscono i bambini, possano rilasciare certificati, se necessario, per far rientrare a scuola i bimbi che magari sono rimasti a casa per ragioni non legate a influenze o raffreddori che potrebbero far temere i sintomi del coronavirus. 

A quanto appreso da newstown, i 600 pazienti dovrebbero essere affidati alla nuova pediatra dal 1 dicembre: manca quasi un mese, però.

Ultima modifica il Venerdì, 06 Novembre 2020 12:05

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