Giovedì, 12 Novembre 2020 23:33

Asl 1, Testa rompe il silenzio: "Stiamo facendo il possibile e anche di più". Ecco le azioni messe in campo dall'Azienda sanitaria, ma il quadro disegnato si scontra con la realtà

di 

Roberto Testa rompe il silenzio: il manager della Asl 1, finito al centro delle polemiche, in queste ore, per le pesanti criticità che si riscontrano negli ospedali della provincia dell'Aquila, ha tenuto stamane una conferenza stampa per fare il punto sulla azioni messe in campo dall'azienda per fronteggiare l'emergenza covid.

"Una emergenza mondiale", ha tenuto a chiarire, "che non riguarda soltanto l'Abruzzo o la provincia dell'Aquila. Per dare l'idea di ciò che sta accadendo - ha proseguito il manager - il 5 ottobre si registravano 10 casi di positività, 4 in Marsica e 6 nell'area Peligno Sangrina, per un totale di casi riscontrati dall'inizio dell'emergenza pari a 663; il 10 novembre abbiamo avuto 282 positività in provincia, 138 nell'Aquilano, 87 in Marsica e 57 nell'area Peligno Sangrina: il totale è arrivato a 4.803". 

Significa che in 35 giorni, in provincia dell'Aquila, si sono riscontrati 4.140 casi e la tendenza si sta attestando sui 200 positivi al giorno.

Testa ha inteso 'scansare' le polemiche politiche - "non rispondo, sono un tecnico e per me parlano i numeri" ha detto - sottolineando, però, come l'azienda stia facendo "il possibile e anche di più".

Al momento, "abbiamo allestito 146 posti letto covid nell'ospedale San Salvatore - abbiamo realizzato un ospedale nell'ospedale, le parole del manager - 24 nel reparto di Malattie infettive, 3 in Terapia Intensiva Pediatrica, 10 nella così detta 'zona grigia' del Delta 7, 50 nella Medicina covid 1 e altri 20 nella Medicina covid 2 del Delta 7, cui si aggiungono i 39 posti della struttura G8, 12 di Terapia Intensiva e 27 nella Pneumologia covid".

Non solo.

Nelle prossime ore verranno allestiti 8 posti nella Cappella accanto al Pronto soccorso, per i pazienti in attesa del risultato del tampone, "e reclutando ulteriore personale si potranno avere altri 20 letti nel Delta 7".

Dall'Aquila ad Avezzano, nel presidio SS Filippo e Nicola sono disponibili 66 posti letto - 12 in Malattie infettive 1, 16 in Malattie infettive 2, 12 nella 'zona grigia' e 26 nella Medicina covid - che si sommano ai 17 dell'ospedale di Tagliacozzo, modulabili per ulteriori 40. "Di fatto - ha sottolineato Testa - abbiamo 229 posti in provincia. Data la recrudescenza del virus, però, abbiamo già provveduto ad una convenzione con una struttura privata accreditata per ulteriori 67 posti letto che consentirà, ce ne fosse bisogno, di alleggerire l'ospedale di Avezzano".

Sono state rafforzate anche le 7 squadre USCA della provincia, ha assicurato il manager della Asl 1, "con 13 medici che si sono aggiunti ai 28 già previsti per un totale di 41; arriveranno anche 11 infermieri dei 35 individuati per l'assunzione e saranno forniti altri mezzi di trasporto". Testa ha voluto chiarire che si è potenziato anche il Dipartimento di Prevenzione, con 10 medici e 13 amministrativi che dovranno garantire il dovuto tracciamento.

Sono tre le postazioni di drive-in attivate all'Aquila: a Collemaggio, attiva dal lunedì al sabato, nel reparto di Malattie infettive del San Salvatore, attiva dal lunedì al sabato, a Paganica, attiva 3 giorni a settimana; c'è poi la possibilità di fare tamponi domiciliari con le USCA e con il 118, con una potenzialità media di 800 tamponi al giorno. A tale attività, si aggiungono ulteriori 4 drive through attivati con l’Arma dei Carabinieri sul territorio provinciale, a Bazzano e Preturo nell'aquilano, a Sulmona e Avezzano che hanno una 'forza' di 400 tamponi al giorno

Testa ha poi aggiunto che, nell’ambito degli investimenti della cosiddetta 'Rete Covid', è in corso di completamento la progettazione delle opere murarie e impiantistiche nell'intera superficie del reparto di Terapia intensiva per la distribuzione degli spazi e il percorso differenziato nell'area dell'attuale terapia intensiva polivalente. E' in corso, inoltre, il completamento della progettazione anche per ciò che attiene la riconversione di 15 posti letto nell'unità operativa complessa di Malattie infettive nell'area pre-esistente del presidio ospedaliero.

 

Al Pronto soccorso sono in esecuzione, invece, i lavori del primo lotto per la riorganizzazione del layout e per i percorsi dedicati.

"Per ciò che attiene gli investimenti in tecnologie sanitarie - ha aggiunto - sono stati eseguiti acquisti per 1 milione e 120 mila euro, altri 2 milioni e 600 mila euro sono previsti specificatamente per l'emergenza covid".

Infine, il personale. "Il 30 settembre sono stati rinnovati i contratti di somministrazione a 291 unità lavorative (177 sul presidio ospedaliero dell'Aquila): 153 infermieri, 122 oss, 4 ostetriche, 2 dietiste, 8 tecnici di radiologia e 2 fisioterapisti. Inoltre, abbiamo posto l'attenzione al reclutamento, la stabilizzazione e l'indizione dei concorsi per vari profili professionali - ha aggiunto Testa - assumendo 76 dirigenti medici con contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, 47 dirigenti medici con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, 142 infermieri con contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato, 40 infermieri interinali e 73 oss, per un totale di 378 unità".

Questi i dati forniti da Roberto Testa nella sua lunga esposizione.

Il manager della Asl 1 ha poi chiarito, a domanda dei giornalisti presenti, di aver dato priorità all'acquisto di una TAC dedicata covid - "al momento, stiamo utilizzando l'apparecchiatura del San Salvatore in altri orari rispetto ai pazienti non covid e con un percorso covid dedicato" - confermando, altresì, come anticipato stamane da newstown, di aver firmato una delibera l'11 novembre scorso per l'aggiudicazione dei lavori di adeguamento di locali ed impianti per analisi microbiologiche (livello di biosicurezza 3) per un importo di poco più di 151mila euro.

Un intervento che si chiedeva da tempo, arrivato all'esito di un procedimento lunghissimo avviato già a marzo, e che arriva fuori tempo massimo, considerata la seconda ondata che ha investito il territorio.

E qui sta il punto. 

La disanima di Testa, squisitamente tecnica e accompagnata da numeri e grafici, ha disegnato un quadro che si scontra con la drammaticità della realtà quotidiana che si vive negli ospedali della provincia e sul territorio. E' possibile che si sia arrivati ad aggiudicare i lavori per l'adeguamento del laboratorio a metà di novembre, e ci vorranno almeno un paio di mesi per completarli, più di 8 mesi dopo l'inizio della pandemia, e nel pieno della seconda ondata? E' possibile che non ci sia ancora una TAC dedicata? Come mai il Delta 7 non è stato allestito in tutti i suoi spazi? 

E che dire dei tracciamenti, che sono completamente saltati, e della effettiva capacità degli ospedali della provincia di fare e processare tamponi? Sui numeri effettivi, non si è fatta chiarezza; si è detto che c'è una potenzialità di 800 tamponi al giorno, cui si aggiungono i 400 sul territorio grazie ai Carabinieri che hanno appena allestito i drive in: ci si domanda, però, quanti tamponi effettivamente vengono eseguiti e in che tempi vengono processati. E quanti vengono inviati allo Zooprofilattico di Teramo? Quanti a Pescara, in che tempi? Risposte puntuali non sono arrivate.

A domanda, Testa ha spiegato che il San Salvatore ha la disponibilità di un macchinario ad alta capacità di processamento dei tamponi, la Panter, e che si era previsto l'acquisto di un secondo macchinario che, però, è rimasto bloccato negli Stati Uniti: che capacità ha effettivamento il macchinario? E' davvero risolto il problema dei reagenti, come si è detto, considerato che, ed è stato confermato stamane, le forniture non arrivano per le richieste effettivamente formulate? E come mai ci si è trovati con un solo macchinario, non si poteva far riferimento ad altri produttori?

Incalzato dai giornalisti, il manager si è limitato a dire che "più di lavorare 12 ore al giorno, lui e i suoi collaboratori, costretti ad operare anche sabato e domenica, non saprebbe che altro fare". 

Di certo, la sfida è drammatica e le difficoltà straordinarie: tuttavia, la realtà è che il sistema sanitario provinciale sta collassando, e lo dicono non gli operatori, e non possono che esserci delle responsabilità in capo ai vertici dell'Azienda sanitaria territoriale se questo sta succedendo.

Ultima modifica il Venerdì, 13 Novembre 2020 18:55

Articoli correlati (da tag)

Chiudi