Sono 3.144 i nuovi immatricolati all'Università dell'Aquila, il 16,2% in più rispetto allo scorso anno accademico.
A certificarlo è il ministero dell'Università e della Ricerca, confermando quanto aveva anticipato due mesi fa.
I dati sono aggiornati al 15 novembre.
Nonostante la pandemia, dunque, a causa della quale le università, compresa Univaq, hanno dovuto trasferire gran parte della loro attività online, la tanto temuta fuga dagli atenei non sembra esserci stata.
A livello regionale, L'Aquila fa meglio di Chieti-Pescara, che con 5991 immatricolati registra un + 4,6%, e di Teramo, che invece con 1172 nuovi iscritti incassa una perdita rispetto allo scorso anno del 14,6%.
A livello nazionale, gli immatricolati sono più di 324mila mentre un anno fa di questi tempi erano 305mila (in salita del 4,8%). Un trend che viene confermato anche tenendo conto delle magistrali e dei corsi a ciclo unico: da 445mila si è passati a 477mila (+6,1%).
Un altro dato confortante è che l'aumento riguarda l'intero Paese, da Nord a Sud. Anzi, soprattutto a Sud, dove si contano 8 mila matricole in più (+6,6%), più di quante ne abbia registrate il Nord (+5,1%). Anche se sono gli atenei del Centro Italia a guidare la classifica, con il 9,9% di iscrizioni in più.