Mercoledì, 25 Novembre 2020 12:46

Verì: test sierologici e antigenici in tutti i laboratori analisi pubblici e privati

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Aumenta la capacità di testing messa in campo dalla Regione per contrastare la diffusione del Covid 19.

Dai prossimi giorni, infatti, tutti i laboratori analisi pubblici e privati potranno eseguire i test sierologici quantitativi e i test antigenici sulle categorie di cittadini definite a rischio e contenute in un documento che verrà recepito in una nuova ordinanza del Presidente della Regione.

Lo sottolinea l'assessore alla Salute, Nicoletta Verì.

Per accedere al test - a carico del servizio sanitario regionale - basterà semplicemente esibire una autocertificazione.

I test sierologici saranno gratuiti per operatori sanitari, forze dell'ordine, genitori di studenti di età compresa tra 0 e 18 anni (e maggiorenni se frequentanti scuola secondaria secondo ciclo), gli studenti stessi, i loro fratelli e sorelle, nonché gli ulteriori familiari conviventi. Sono beneficiari inoltre gli assistiti che frequentano corsi universitari, aventi l'assistenza sanitaria di base in Regione, nonché donne e bambini presi in carico dai centri anti violenza e case rifugio. Tutti coloro non compresi in queste categorie, potranno comunque sottoporsi a pagamento al test.

Per casi di sospetto clinico, infine, sarà necessaria l'impegnativa del medico curante con il codice di esenzione ticket.

I risultati dei test dovranno essere obbligatoriamente inseriti dai laboratori nella piattaforma informatica della Regione, al fine di uniformare il tracciamento dei contatti e dei casi positivi. Agli stessi laboratori è espressamente vietato eseguire prelievi eludendo l'utilizzo dell'applicativo di tracciatura tamponi.

Non solo.

Verì informa, altresì, che a partire dai prossim giorni i medici di medicina generale eseguiranno i test antigenici rapidi nei propri ambulatori o nelle sedi che verranno indicate dalle singole Asl.

E' stato infatti sottoscritto l'accordo integrativo tra la Regione e i sindacati di categoria (Fimmg e Intersindacale), che applica il protocollo nazionale firmato dalle organizzazioni lo scorso 30 ottobre.

Le aziende sanitarie - per coloro che opteranno per il non utilizzo del proprio studio - potranno individuare sedi fisse o mobili per l'esecuzione dei test, anche in collaborazione con la Protezione civile, i comuni o gli enti del Terzo Settore. Saranno anche garantite le turnazioni dei medici, dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13 il sabato.

Gli accessi da parte degli assistiti saranno regolamentati dai medici stessi, attraverso prenotazione e solo dopo il triage telefonico. In caso di necessità, sarà possibile anche eseguire il test al domicilio del paziente.

Nel caso di propri assistiti, potranno essere sottoposti a test antigenico i contatti stretti asintomatici individuati dal medico di medicina generale oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione; i casi sospetti di contatto che il medico di medicina generale si trova a dover visitare e che decide di sottoporre a test rapido.

Nelle strutture Asl, invece, potranno essere sottoposti anche assistiti di altri medici di medicina generale, che siano ad esempio contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento inseriti in una lista trasmessa dal Dipartimento di Prevenzione. 

Le Asl, oltre ai kit per l'effettuazione dei test, si occuperanno anche della fornitura dei dispositivi di protezione individuale per i sanitari.

In caso di esito positivo del test antigenico, sarà informato il Dipartimento di Prevenzione della Asl, che disporrà l'isolamento domiciliare del paziente e il successivo tampone molecolare di conferma.

I medici riceveranno per ogni esame un compenso pari a 18 euro, se effettuato nel proprio studio oppure a domicilio, e di 12 euro per quelli eseguiti nelle strutture Asl.

"Voglio ringraziare i medici di medicina generale - sottolinea l'assessore - per la disponibilità e sensibilità dimostrate in questo momento, ribadendo il ruolo centrale che rivestono nella gestione della pandemia. Perché solo unendo tutte le forze, dalla medicina territoriale a quella ospedaliera, riusciremo a fronteggiare questa sfida, dando una risposta di salute efficace ai nostri concittadini".

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Novembre 2020 16:39

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