Istituzione di un tavolo regionale sulla programmazione degli interventi in materia di contrasto alla violenza di genere.
A chiederlo è il neonato Coordinamento regionale Antigone che, per la prima volta, mette in rete sette associazioni e cooperative che gestiscono 6 Centri Antiviolenza e 4 Case Rifugio in Abruzzo (Alpha, cooperativa sociale centro Antiviolenza Donna di Chieti; Ananke, associazione Centro Antiviolenza di Pescara; Be-Free, cooperativa sociale Centro Antiviolenza di Tagliacozzo; associazione Donatella Tellini Centro Antiviolenza dell’Aquila; Donne.é, associazione Centro Antiviolenza di Ortona; Horizon Service, cooperativa sociale Centro Antiviolenza di Sulmona; Non sei sola, consultorio familiare Age Centro antiviolenza di Ortona).
Le rappresentanti dei cav regionali, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Marco Marsilio, hanno chiesto un’assunzione di responsabilità, ricordando alle istituzioni regionali che non è stato ancora deliberato un “Piano regionale contro la violenza di genere” e che non esiste un albo per l’accreditamento degli organismi esistenti.
Non solo. La Legge Regionale 31/2006 risulta oggi del tutto inadeguata, poiché prevede il trasferimento dei fondi dal Ministero delle Pari Opportunità non direttamente a chi opera ma attraverso un avviso: un iter che rende ancora più complicato il lavoro delle operatrici dei centri Antiviolenza, già alle prese con una grave carenza di risorse.
Da qui la necessità e l’urgenza di avviare a livello regionale un “confronto aperto e sincero sui temi prioritari per l’attività dei Centri Antiviolenza e per le Case Rifugio che questo coordinamento rappresenta”, le parole delle operatrici.
Il coordinamento è stato presentato ieri a Chieti a tre giorni dalla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza maschile sulle donne per ribadire che “la violenza è una costante e che l’emergenza è uno stato in cui operiamo quotidianamente”.
Erano presenti la dott.ssa Marialaura Di Loreto della Cooperativa Sociale Alpha di Chieti in qualità di presidente del coordinamento; l’Avv. Simona Giannangeli dell’associazione Donatella Tellini dell’Aquila in qualità di vicepresidente e la dott.ssa Doriana Gagliardone dell’associazione Ananke facente parte del direttivo.
Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera indirizzata al presidente della Regione Marco Marsilio
Egregio Presidente della Giunta Regionale d'Abruzzo,
Le scriviamo In qualità di Enti del Terzo Settore che gestiscono centri Antiviolenza e Case Rifugio che hanno costituito, in data 30 giugno 2020, Il primo Coordinamento Regionale del Centri Antiviolenza Antigone rappresentante la quasi totalità degli organismi operanti nel territorio regionale (Chieti, Pescara, Tagliacozzo, L'Aquila, Ortona e Sulmona), finanziati dalla L.R. 31/2006. Sentiamo necessario, all’indomani della ricorrenza del 25 novembre "Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ribadire che per noi la violenza è una costante e che l'emergenza è uno stato In cui operiamo quotidianamente.
In questo momento storico, al quale si è aggiunta anche l'emergenza sanitaria causata della pandemia da Covid-19, non è più sufficiente affidarsi alla buona volontà di un apparato amministrativo che fatica a reggere l'impatto, non ci accontentiamo dei proclami politici, ma ravvisiamo l'assoluta necessità di una presa di coscienza da parte Sua e dell’intera Giunta regionale poiché, essendo ormai scaduta ogni proroga, è tempo che sl avvii un confronto aperto e sincero su temi prioritari per l'attività del Centri Antiviolenza e per le Case Rifugio che questo Coordinamento rappresenta.
Non è stato mai deliberato un “Piano regionale contro la violenza di genere”, l'attuale Legge regionale, seppur virtuosa e innovativa nel 2006, ad oggi risulta totalmente inadeguata, i fondi stanziati dal vari DPCM nazionali destinati al “funzionamento/sopravvivenza” dei centri e delle case non sono distribuiti direttamente a chi opera, ma passano per il tramite di un avviso e non esiste un albo per l’accreditamento degli organismi esistenti.
Il lavoro operativo che quotidianamente svolgiamo con le donne e con i minori coinvolti nel drammatico fenomeno della violenza di genere, che nonostante la scarsezza del fondi a disposizione, la precarietà delle operatrici e l'emergenza sanitaria in atto, continuiamo a fornire sul territorio, ci spinge a chiedere risposte tempestive, che poco si conciliano con i tempi lunghi della burocrazia e delle politica.
Signor Presidente, facendo appello alla Sua persona e alla Sua responsabilità nello scegliere le priorità e definire fa programmazione regionale, Le chiediamo di fare del contrasto alla violenza nel confronti delle donne una Sua battaglia. Le chiediamo di ascoltare le istanze che Il Coordinamento Antigone vuole proporre all’attenzione degli organi istituzionali, riconoscendo un ruolo ed un valore al lavoro che da anni svolgiamo.
Siamo a chiedere pertanto, l'Istituzione di un tavolo regionale sulla programmazione futura: che discuta delle attività, del fondi relativi alla violenza di genere e della legislazione di settore, del quale faccia parte Il presente Coordinamento che tanto si sta prodigando per la tematica, auspicando che entro Il 2021 la Regione Abruzzo ponga rimedio alle lacune emerse.
La Presidente del Coordinamento Antigone attualmente in carica.
Chieti, 28 novembre 2020