Giovedì, 03 Dicembre 2020 11:45

L'Aquila, partiti i test di massa: alle 16, 1139 tamponi fatti e 3 positivi. La rabbia delle associazioni dei disabili: "Ore di coda anche per noi". Ecco le postazioni aperte venerdì

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Sono iniziati questa mattina alle 8 i test di massa con i tamponi antigenici rapidi nel Comune dell’Aquila [leggi QUI l’approfondimento con tutte le informazioni riguardanti la campagna].

L'aggiornamento alle ore 16 - era possibile sottoporsi a test fino alle 18 - è di 1139 tamponi effettuati, con 3 casi positivi e 1 dubbio.

La giornata di oggi avrebbe dovuto essere dedicata, in teoria, solo allo screening di disabili, ultraottantenni, malati affetti da patologie gravi e donne gestanti ma nei drive-in allestiti ad hoc dal Comune in alcuni punti della città si sono presentati anche molti cittadini non appartenenti a queste categorie fragili (che comunque sono stati fatti passare lo stesso). L’equivoco potrebbe essere nato dal fatto che quando si compila il modulo online, si viene automaticamente assegnati a una postazione ma senza indicazioni di giorni e orario (quelle sono sul sito del Comune).

Questo ha provocato dei problemi in alcuni drive-in, come quello di Acquasanta, proprio alle categorie protette, che avrebbero dovuto avere una corsia preferenziale e che invece sono state costrette ad ore di coda.

Ma non è andata meglio altrove. "Dieci giorni fa, siamo stati convocati dal Comune per agevolare la partecipazione delle persone più fragili" spiega Massimo Prosperococco, presidente del Coordinamento delle associazioni dei disabili; "abbiamo partecipato a diversi tavoli tecnici e si è giunti alla soluzione di inviduare corsie preferenziali nei diversi drive through: noi abbiamo fornito i nominativi, il Comune ci ha comunicato dove e a che ora presentarci per eseguire il test". E che cosa è successo stamane? "Nelle postazioni indicate, nessuno era a conoscenza dell'accordo che c'era stato tra il Comune e le associazioni; nessuno sapeva che andavano allestite delle corsie preferenziali".

Insomma, le criticità non si sono create, almeno non soltanto, per la presenza in fila di cittadini che non appartenevano alle categorie individuate per fare i test oggi.

"Gli operatori volontari, poverini, sono caduti dalle nuvole; persino i Vigili urbani non sapevano nulla. Per cui, ci siamo ritrovati in fila per ore con situazioni da lacrime agli occhi. Addirittura, i ragazzi di Special Olympics sono stati costretti ad andare via. E pensare che l'iniziativa di oggi, di favorire la partecipazione delle persone più fragili, era stata annunciata come una attenzione particolare nella Giornata internazionale per i diritti delle persone disabili: purtroppo, nessun diritto è stato riconosciuto bensì tolto. E si poteva evitare: ci saremmo volentieri evitati questa umiliazione".

Alla fine, dopo lunghe insistenze e decine di telefonate, intorno alle 14, ad Acquasanta, è stata effettivamente aperta una corsia per i disabili. "Bisogna pensare all'umiliazione cui siamo stati sottoposti: personalmente, sono stato costretto a superare altre auto in fila per avere informazioni e, ovviamente, in molti hanno suonato pensando stessi passando avanti: non potevano conoscere la mia condizione. Oggi, è stata la giornata dell'accentuazione delle discriminazioni".

Durissimo il commento di Antonio Rotondi, presidente dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: "il disability manager, qualche giorno fa, ha organizzato una piattaforma on line con i rappresentanti di tutte le categorie di disabili al fine di dare loro una corsia preferenziale, pianificando gli orari e i punti di riferimento per sottoporre i disabili al tampone. Il programma è stato stilato puntualmente ed inviato a tutte le associazioni, con la raccomandazione di rispettare gli orari imposti. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è attivata con i propri volontari per portare i non vedenti nel luogo a loro dedicato (Campo di Pile), nell’orario prestabilito (dalle 10 alle 12), dopo aver inviato elenco completo delle persone e dei dati richiesti. Tutte le buone intenzioni, però, si sono infrante con la disorganizzazione delle forze preposte al rispetto di quanto condiviso nella piattaforma: il drive-in di Campo di Pile è stato letteralmente invaso da altri utenti, senza nessun controllo o regolamentazione, tanto che alcuni non vedenti con gli accompagnatori volontari, alle ore 16, erano ancora in attesa di fare il tampone da stamattina alle 10".

Rotondi ha inteso ringraziare i propri operatori ancora in trincea e quanti si sono adoperati per il bene comune in questo periodo di emergenza, coinvolgendo la maggior parte della popolazione. "Purtroppo, però, dobbiamo rilevare per l’ennesima volta che progetti ammirevoli vengono vanificati dalla disorganizzazione di chi dovrebbe essere preposto, invece, a che gli stessi progetti siano portati a termine nel migliore dei modi.

Questa la denuncia delle associazioni dei disabili.

Altri problemi si sono verificati nelle frazioni: "La considerevole partecipazione dei cittadini", ha chiarito il Comune nel corso della giornata, "ha reso necessario un cambio di programma rispetto a quello predisposto ieri. In particolare, il mezzo impiegato nella zona ovest, dopo aver effettuato le operazioni a Menzano e Casaline di Preturo, ha dovuto supportare l’attività della clinica impegnata nell’area est, dove i test si sono svolti ad Aragno e Assergi e sono in corso a Camarda". Sono stati confermati gli orari del pomeriggio, dalle 14.30 alle 15.30 a Filetto e dalle 16.30 alle 17.30 a Pescomaggiore; le frazioni di Santi e San Marco di Preturo e di San Vittorino, previste per la tarda mattinata e il pomeriggio di oggi, saranno invece ‘recuperate’ domani".

In particolare, le cliniche mobili effettueranno i test secondo i seguenti orari: Casaline di Preturo dalle 8.30 alle 9.30; Santi di Preturo dalle 10.30 alle 11.30; San Marco di Preturo dalle 12.30 alle 14.30; San Vittorino dalle 15.30 alle 17.30.

Per il resto, lo screening si è svolto con ordine: numerosa la partecipazione dei cittadini, con code che hanno superato le due ore nel momento di massimo afflusso ad Acquasanta; più veloci le procedure a Monticchio, dove la Croce rossa ha allestito tre linee in collaborazione con Dante Labs.

Da domani, potranno sottoporsi a test tutti i cittadini residenti o domiciliati nel comune dell'Aquila di età superiore ai 6 anni, incluso chi soggiorna stabilmente per motivi di lavoro o studio, senza alcuna distinzione.

Ecco le postazioni aperte nella giornata di venerdì 4 dicembre

4dicembre

Una mattina al drive through dello stadio Gran Sasso - Acconcia di Acquasanta

di Alessandro Tettamanti

E’ stata di più di due ore, nel momento di massimo afflusso, il tempo d’attesa - necessariamente da trascorrere in auto - per effettuare il tampone antigienico presso il drive through nella postazione dello stadio Gran Sasso-Acconcia in questo primo giorno di screening di massa nella città dell’Aquila riservato alle categorie più fragili.

La postazione, attiva fino alle 18, è stata aperta alle 8 di questa mattina quando il numero di persone in attesa era minore e la fila più scorrevole; una fila che in mattinata, col passare del tempo, è diventata sempre più lunga.

L’operazione nel suo complesso è apparsa ordinata, col piazzale del nuovo stadio che si presta bene come circuito di attesa per le auto e con una corsia preferenziale per disabili aperta intorno alle 14.

In fila anche operatori delle associazioni che lavorano nel mondo della disabilità e cittadini non rientranti nelle categorie a cui oggi era riservato il tampone, che hanno compreso lo screening iniziasse oggi per tutti. Gli operatori hanno eseguito comunque il tampone a tutti.

“Per l’attivazione di tutte le linee previste per domani bisogna aspettare la conferma dai siti ufficiali” ha affermato il funzionario comunale Carlo Bolino, presente davanti lo stadio. “Il problema è lo scarso numero di medici arruolabili, dovuto alla compresenza dello screening con Avezzano Sulmona”.

Affianco dei medici e degli infermieri abilitati che hanno eseguito i tamponi gli impiegati del Comune che hanno il compito di 'processare’ i tamponi, cioè di passare il tampone al medico e poi, una volta eseguito, inserirlo nella provetta con le gocce di liquido che distruggono il virus.

Ultima modifica il Giovedì, 03 Dicembre 2020 23:48

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