“Con l’ultima disposizione di servizio della Direzione Generale, cala definitivamente la censura sul personale della Asl 1 con l’intento di vietare loro qualsivoglia libertà di pensiero e di opinione”.
Ad affermarlo, in merito all’atto firmato dal direttore generale della Asl dell’Aquila Roberto Testa per vietare al personale dell’azienda di parlare con i giornalisti e di rilasciare dichiarazioni alla stampa non preventivamente autorizzate dai vertici dell’azienda, sono i segretari provinciali della Cgil e della Fp Cgil dell’Aquila, Francesco Marrelli e Anthony Pasqualone.
“La Direzione Generale si preoccupa solo oggi di proteggere l’immagine dell’Azienda quando è ormai di dominio pubblico il fallimento dell’attuale gestione dovuto ad una assenza di capacità organizzativa e programmatoria, con le gravi conseguenze che questa ha prodotto sul diritto alla salute di una intera comunità”.
“La Direzione Generale nel rammentare a tutto il Personale doveri ed obblighi verso la Pubblica Amministrazione dimentica quali sono gli obblighi della stessa e di chi la dirige nei confronti dei cittadini e cittadine; garanzia dei Servizi, delle prestazioni sanitarie, dei LEA, della salvaguardia della salute del personale, della trasparenza e di una costante comunicazione ed informazione che riguarda gli interessi generali di una comunità”.
“Oggi, invece, l’obiettivo principale della ASL è quello di imporre il silenzio ai dipendenti, come già è accaduto ieri nei confronti dei giornalisti, e non quello di governare i processi in maniera adeguata alle situazioni. Abbiamo un sistema sanitario le cui criticità sono visibili a tutti, lavoratori, lavoratrici e utenti, e il dovere di chi dirige la ASL, che ricordiamo essere un servizio Pubblico, è quello di rimuovere dette criticità”.
“Noi della Cgil siamo pronti a dare battaglia su qualunque iniziativa disciplinare che la ASL voglia mettere in campo contro la libertà di pensiero ed espressione. Porteremo avanti una mobilitazione di lavoratori e lavoratrici, cittadine e cittadini, amministratori locali e giornalisti a sostegno del diritto alla salute, della libertà di opinione, della sicurezza sul lavoro – principi sanciti dalla Carta Costituzionale”.
“Non sono più tollerabili continui proclami ed azioni intimidatorie, la cittadinanza tutta ha bisogno di risposte concrete di contrasto al virus e che venga riconsegnato alla sanità il giusto ruolo in uno stato che possa dirsi realmente democratico”.
“Le lavoratrici ed i lavoratori altro non fanno che chiedere quotidianamente di essere messi nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio ruolo, che oggi più che mai consiste nel salvare la vita delle persone e di garantire dignità nelle cure”.
“La Cgil continuerà a portare avanti ogni forma di lotta e protesta affinché vengano garantite le giuste tutele a tutto il personale ed ai cittadini. Chi attacca il mondo del lavoro attacca la Democrazia”.