Come va interpretata la deroga prevista nel cosiddetto decreto Natale che consente di far visita, seppur con alcune limitazioni, a amici e parenti durante le feste?
Ecco alcune FAQ.
Se il nucleo familiare convivente è composto da quattro persone (due genitori e due figli) si possono invitare per pranzo a Natale i nonni?
Sì, è possibile ma solo due nonni. La deroga del governo consente di poter ricevere a casa, nei giorni in cui l'Italia sarà zona rossa (dal 24 al 27 dicembre, dal 31 al 3 e il 5 e 6), fino a due persone non conviventi, più eventuali figli minori o persone disabili. Con la forte raccomandazione di mantenere le distanze ed indossare la mascherina.
Se i nonni vogliono fare il pranzo a casa loro, la stessa famiglia dell’esempio precedente può andare a trovarli?
Sì, ma dipende dall'età dei figli. La deroga è infatti basata sullo spostamento e va applicata alle persone che si mettono in movimento ed escono da casa nonostante il divieto previsto dalla zona rossa. Ci si può infatti spostare solo in due, senza contare bambini sotto i 14 anni e persone disabili. Quindi se la famiglia è composta da genitori e due figli under 14 il nucleo familiare si può spostare per intero.
Se invece uno o più dei figli hanno più di 14 anni, anche se ancora minorenni, bisogna scegliere cosa fare perché la regola dice che si possono muovere solo due persone sopra i 14 anni alla volta.
Se una famiglia di 4 persone ha entrambi i figli sopra i 14 anni cosa può fare?
Il pranzo con due nonni si può fare solo se sono i due nonni a spostarsi. Se invece il pranzo si fa a casa dei nonni, il nucleo convivente non potrà muoversi per intero e dovrà dividersi.
La deroga vale anche tra fratelli o per figli maggiorenni?
Sì, la deroga indica solo il numero delle persone, non il grado di parentela. Non è fatta solo per gli anziani. Gli stessi esempi quindi valgono anche per altri familiari. Il concetto di base resta in ogni caso quello di evitare che familiari non conviventi debbano rimanere isolati nei giorni di festa, non quello di consentire aggregazioni di nuclei familiari diversi.
Si può andare in un’altra regione a Natale e Capodanno?
No, nei 10 giorni di zona rossa (24-25-26-27 e 31 dicembre, 1-2-3-5 e 6 gennaio) in tutto il Paese valgono le regole finora adottate nelle regioni rosse: sarà "vietato ogni spostamento in entrata e in uscita" tra le regioni “salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Gli spostamenti tra regioni sono comunque bloccati da lunedì 21 come previsto dal Dpcm del 3 dicembre.
Si possono invitare a pranzo anche il partner o amici?
Sì, come già successo a marzo, la deroga agli spostamenti della zona rossa aveva riguardato i congiunti, allargando l'interpretazione del termine non soltanto ai consanguinei ma agli affetti stabili. La nuova norma non fa alcun riferimento al legame tra persone. Resta ovviamente valido il limite numerico.
Se due congiunti non conviventi abitano in un altro Comune è possibile andare a trovarli?
Sì, gli spostamenti in deroga sono consentiti una sola volta al giorno, tra le 5 alle 22, nei confini dell'intera regione.
Potrà succedere che le forze dell'ordine vadano a controllare quante persone sono in casa e le identifichi?
No, l'intervento delle forze dell'ordine è possibile solo se c’è il sospetto che in un'abitazione si stia commettendo un reato. Verranno disposti servizi di controllo capillari sugli spostamenti e servirà fare un’autocertificazione indicando il motivo dell'uscita da casa.
Queste norme sono valide anche per il cenone di Capodanno?
Sì, sono valide per tutti i giorni in cui l'Italia sarà in zona rossa. Chi gode della deroga dovrà comunque rispettare il termine delle 22 fissato dal coprifuoco.