Sabato, 19 Dicembre 2020 14:20

Decreto Natale, per bar e ristoranti costretti a chiudere nuovi ristori per 645 milioni

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Con l’ultimo decreto legge, il governo ha previsto un ulteriore pacchetto di ristori per le attività più colpite dalla stretta natalizia.

Si tratta di un contributo a fondo perduto per un massimo di 455 milioni nel 2020 e di 190 milioni per il 2021 per i soggetti che, alla data di entrata in vigore del provvedimento emanato dall’esecutivo, hanno la partita Iva attiva e dichiarano "di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco" indicati nell’allegato al decreto legge. Il contributo, chiarisce l’articolo 2 del Dl, non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° dicembre 2020.

Il contributo spetterà esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25 del Dl 34 del 2020 (il decreto “Rilancio”), che non abbiano restituito il ristoro stesso ed è corrisposto dall’Agenzia delle entrate tramite accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

La somma che sarà corrisposta è la stessa già assicurata in precedenza, il cui valore, come si ricorderà, era determinato sulla base del calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo non potrà superare i 150mila euro.

Misure da cui restano comunque escluse molte categorie. "Il nostro panettone ha un sapore amaro" dichiara il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca."Costituiscono l'ennesima mazzata sulla testa delle imprese. In dieci dei quattordici giorni che vanno da Natale all'Epifania gli italiani dovranno restare in casa, mentre negli altri quattro sarà in ogni caso vietato uscire dal proprio comune. Una beffa clamorosa per quegli imprenditori che si erano fatti in quattro per mantenere gli alberghi aperti nonostante il divieto di spostarsi da una regione all'altra", aggiunge. "Lo schiaffo finale viene dal decreto che stanzia 650 milioni di euro per tutelare, com'è giusto, i bar e i ristoranti, ma dimentica completamente gli alberghi, che hanno subito danni ancora maggiori".

A chi spettano i ristori

Ecco le categorie che potranno accedere ai ristori con i rispettivi codici :

561011 - Ristorazione con somministrazione
561012 - Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
561020 - Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
561030 - Gelaterie e pasticcerie
561041 - Gelaterie e pasticcerie ambulanti
561042 - Ristorazione ambulante
561050 - Ristorazione su treni e navi
562100 - Catering per eventi, banqueting
562910 - Mense
562920 - Catering continuativo su base contrattuale|
563000 - Bar e altri esercizi simili senza cucina

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