Martedì, 05 Gennaio 2021 18:51

La morte di Don Attilio Cecchini: il cordoglio della politica

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Profondo cordoglio in città per la morte di Don Attilio Cecchini, giornalista di razza e principe del foro, che se è andato all'età di 95 anni dopo una lunga malattia.

"Ho appreso con profondo rammarico la notizia della scomparsa dell’avvocato Attilio Cecchini. Una perdita che colpisce gravemente tutta la nostra comunità", le parole del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. "Oggi la città dell’Aquila perde uno dei suoi figli più cari – ha proseguito Biondi – L’avvocato Attilio Cecchini era apprezzato e stimato per le sue doti umane e professionali. Vero e proprio principe del foro, ha legato il suo nome alla storia del capoluogo d’Abruzzo. La primavera scorsa aveva compiuto 95 anni, sempre in piena attività, instancabile e appassionato. Come avvocato aveva legato il suo nome ad alcuni dei più noti processi dell’ultimo trentennio, con una vasta eco mediatica. Agli inizi degli anni Novanta era stato tra i protagonisti di una lunga epopea giudiziaria legata agli arresti eccellenti, che colpirono il cuore della politica abruzzese, riportando clamorosi successi nella sua difesa, condotta con formidabile competenza ed eccezionale intuito. Lo ricordiamo anche per il suo ruolo chiave nel processo Peruzza, uno dei casi più controversi e drammatici della cronaca nera di quegli anni, il cosiddetto ‘delitto di Balsorano’. Negli anni più recenti si è occupato del processo ‘Grandi rischi’, dopo il sisma del 2009, e, come difensore di parte civile, a quello per il crollo della Casa dello Studente. Attilio Cecchini, tuttavia, non è stato solo un grande avvocato, ma anche un valente giornalista, firma di autorevoli organi di informazione, come ‘La voce d’Italia’ e ‘Paese sera’, distinguendosi per analisi di grande coraggio e intelligenza politica, come corrispondente dal Venezuela, dove visse diverse per anni".

‘Giornalista di razza e principe del foro’, come la ha definito il giornalista Angelo De Nicola nel libro che ne ricostruisce la biografia, "l’avvocato Cecchini lascia un vuoto incolmabile e un ricordo indelebile. Ai suoi cari, alla figlia, le condoglianze a nome della municipalità e mio personale".

"Colpisce forte la perdita dell’Avvocato Attilio Cecchini, era una personalità davvero speciale", il cordoglio della deputata dem Stefania Pezzopane. "La sua morte ci priva di una mente aperta come poche, una figura di grande autorevolezza, una persona unica, per la sua storia straordinaria ed avventurosa, per il suo carisma, per la sua umanità e professionalità. Lo ricordo con emozione in una delle ultime occasioni pubbliche all’Emiciclio con l’Ordine degli Avvocati di cui era un decano ed un leader. I suoi 95 anni sprizzavano energia, le sue storie erano appassionanti, grazie ad una giovinezza vissuta tra Italia e Venezuela, nel giornalismo d’inchiesta, a raccontare la difficile vita degli italiani in America Latina e seguendo per Paese Sera i paesi dell’America Latina. Quando tornò in Italia, seguì da avvocato centinaia di casi, tra cui alcuni assai importanti ed eclatanti. Cominciai a seguirlo proprio in occasione del delitto Capoccitti, ricordo quanto rimasi colpita da come difendeva Michele Perruzza, da tutti considerato un mostro. Ricordo in particolare un sua intervista al tg3 assai coinvolgente: un caso di cronaca che scosse il paese e che ancora oggi, grazie anche alle sue interviste e testimonianze, tiene aperti scenari inquietanti. Cose e fatti raccontati egregiamente dal giornalista Angelo De Nicola, grazie al quale molte cose sappiamo ed abbiamo potuto conoscere in questi anni della vita e delle intraprese dell’avvocato e giornalista Attilio Cecchini. Anche il suo impegno politico, alle elezioni comunali a capo di una coalizione civica, va ricordato con grande ammirazione, perché fu espressione di un autentico ed appassionato civismo in una fase di difficile passaggio tra la prima e la seconda repubblica. E dopo il terremoto era nelle aule di giustizia al fianco delle famiglie delle vittime del 6 aprile, in processi complessi in cui lui si spese con grande forza e dignità. Una forte personalità, un avvocato di primo piano, un uomo gentile, un gran signore di cui si percepiva, al primo istante, l’autorevolezza. L’Aquila soffrirà enormemente questa perdita".

"L'Aquila perde un maestro, un uomo dalle doti umane e professionali fuori dall'ordinario, uno strenuo difensore dell'aquilanità, nella sua accezione più positiva. Una figura di rilievo assoluto che ha segnato un'intera epoca", le parole dell'assessore regionale Guido Liris. “La vita di Cecchini è un romanzo – ha sottolineato Liris – costellato di fatti epici e altamente simbolici. Ha incentrato la sua esistenza sulla trasparenza, sull'onestà, sulla difesa degli ultimi e sulla tutela delle libertà personali, che ha sostanziato anche nella sua attività di giornalista. E' stato un professionista di caratura altissima che ha scritto pagine che resteranno indelebili. Un uomo attento alle vicende cittadine, alla cultura, al sociale, perfino alla politica, che tentò di approcciare senza i risultati che avrebbe meritato. Alla famiglia giunga il mio messaggio di vicinanza, stima incondizionata, affetto".

“Se ne va una delle figure più carismatiche e rappresentative della nostra città, una persona leale e garbata, un prestigioso avvocato, un politico coerente” scrivono i consiglieri comunali del Passo Possibile.

“Di Attilio Cecchini ricordiamo l’intelligenza arguta e la brillante ironia, esercitata sempre con benevolenza e positività, unitamente a quel grande bagaglio di idee, valori e autorevolezza che lo hanno sempre contraddistinto”.

“La speranza è che la città lo ricordi davvero come merita, facendo propri la grande eredità culturale e il fulgido esempio di moralità che ci ha lasciato. Nel giorno della scomparsa il pensiero affettuoso e il nostro abbraccio di cordoglio giungano sentitamente alla famiglia”.

“La morte dell’avvocato Attilio Cecchini lascia costernati e attoniti,la città e l’intera regione perdono un maestro, un simbolo, un riferimento imprenscindibile per la legge, la cultura, il giornalismo, le battaglie sociali. Lascia un’ eredità sconfinata e un monito prezioso, lo stimolo a proseguire nel solco della trasparenza, dell’onestà e del rispetto. Diciamo addio a un vero intellettuale che ha speso una vita intera nella difesa dei diritti, in tribunale come nelle innumerevoli attività che ha portato avanti negli altri ambiti. Alla famiglia porgo le mie più sentite condoglianze e quelle della Regione tutta”.

Lo dice il vice presidente della giunta regionale d’Abruzzo, Emanuele Imprudente.

Ultima modifica il Mercoledì, 06 Gennaio 2021 10:43

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