“Come già denunciai nel mese di novembre scorso, diverse sono le criticità nell’Ufficio postale di Arischia (come pure in quelli di altre piccole realtà territoriali) dove gli utenti continuano a lamentare i disagi dovuti alla chiusura della filiale in alcuni giorni della settimana, nello specifico il lunedì, mercoledì e venerdì, che comportano inevitabili code nei giorni di apertura, anche a causa della presenza di un solo operatore allo sportello e dell’orario limitato”.
La denuncia arriva dal capogruppo in Consiglio comunale del Passo Possibile, Elia Serpetti.
”L’ubicazione della filiale di Poste Italiane sulla strada principale del paese, continuamente attraversata da autovetture e mezzi pesanti, non fa che creare ulteriori difficoltà e pericoli per chi sta in fila a lungo, non essendo consentito l'ingresso se non di una persona per volta. Disfunzioni - aggiunge il consigliere - aggravate dalle nevicate degli scorsi giorni, che hanno costretto molte persone (soprattutto anziani) a lunghe attese sul posto, esposti alle intemperie e a temperature molto rigide oltre che agli evidenti rischi di contagio per gli assembramenti che puntualmente si creano fuori la filiale”.
“In tempi di limitazioni per il Covid - prosegue Serpetti - è legittimo che i cittadini ne reclamino l’apertura tutti i giorni della settimana, rappresentando questo Ufficio l’unico riferimento per operazioni imprescindibili come il pagamento della bolletta in scadenza, il prelievo di contanti e la riscossione mensile della pensione statale, oltre che per altri servizi essenziali della pubblica amministrazione, specie in assenza di sportelli bancari. Solo così verrebbe garantito un accesso più regolare, scaglionato ma in sicurezza e senza code, evitando ai cittadini, già molto provati da questo periodo di pesanti restrizioni, lunghi e scomodi spostamenti altrove”.
“Non avendo avuto ancora risposte in merito – conclude il consigliere comunale de “Il Passo Possibile”- torno a chiedere alla direzione locale di “Poste Italiane” e al Sindaco dell’Aquila un confronto sulle problematiche esistenti, sollecitando i richiesti interventi correttivi e migliorativi finalizzati a ridurre i disagi per l’utenza, in particolare per le categorie più fragili, ancor più in un momento così complesso a causa della pandemia in atto.”