Mercoledì, 13 Gennaio 2021 11:38

L'Aquila: Comune acquista 2mila saturimetri per anziani e soggetti a rischio

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Distribuire tra gli anziani e le fasce più fragili della popolazione saturimetri per contrastare l’avanzata della pandemia, agevolando un tempestivo intervento terapeutico qualora la rilevazione dei parametri indichi un sospetto caso di contagio da coronavirus.

E’ l’obiettivo del progetto messo in campo dal Comune dell’Aquila, di concerto con la società partecipata Afm e con l’Ordine dei medici.

L'iniziativa è stata presentata stamane, in conferenza stampa, dal sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi, dall’assessore con delega alle Politiche sociali Francesco Bignotti e dal dottor Mauro Daniele, componente del Consiglio dell’Ordine che ne ha seguito passo dopo passo la predisposizione.

Per il tramite dell’Afm, il Comune ha acquistato 2000 dispositivi che segnalano la quantità di ossigeno nel sangue, uno degli indicatori di riferimento per monitorare l’andamento dell’infezione da Covid-19, e la frequenza cardiaca, altro parametro da monitorare in caso di malattia.

L’impegno finanziario è stato di 70mila euro.

I primi 1000 dispositivi sono già stoccati nei magazzini di Afm e nei prossimi giorni verranno distribuiti; i restanti 1000 arriveranno nei prossimi giorni, entro la fine di gennaio.

Gli apparati, forniti in comodato d’uso gratuito all’Ordine dei medici, verranno distribuiti dai medici di famiglia agli anziani e ai soggetti a rischio che, secondo valutazione medica, ne avranno più bisogno e che resteranno monitorati telefonicamente. “Si tratta di un ulteriore tassello della strategia precauzionale messa in campo dal Comune: siamo convinti che per evitare il diffondersi del contagio sia fondamentale non solo la medicina territoriale ma la capacità di intercettare la malattia nelle sue prime manifestazioni”, ha sottolineato il sindaco Biondi; in questo senso, “l’iniziativa che presentiamo stamane fa seguito alla decisione di disporre l’obbligo di tampone per tutti gli addetti alla ricostruzione, l’obbligo di mascherine nei luoghi di possibile assembramento imposto il 1° giugno, 45 giorni prima che lo facesse il Governo, lo screening sulla popolazione che ha consentito di testare 23 mila cittadini aquilani e, a seguire, quello sulla popolazione studentesca. Siamo persuasi che il moltiplicarsi di queste iniziative possano generare una risposta più efficace alla pandemia”.

Il dispositivo – ha aggiunto il dott. Daniele, medico di medicina generale – “è di semplicissimo utilizzo: si infila al dito, si accende e dopo qualche secondo restituisce i parametri sulla saturazione dell’ossigeno nel sangue e sulla frequenza cardiaca, fondamentali per monitorare eventuali infezioni. Anche le persone più anziane saranno in grado di utilizzarlo senza problemi”.

“Si tratta di un’iniziativa importante per la comunità con cui l’amministrazione intende fornire uno strumento utile per individuare rapidamente l’eventuale insorgenza di sofferenze che possono essere legate al coronavirus. Oltre all’importanza dal punto di vista sanitario il progetto ha anche un valore sociale, con cui intendiamo rafforzare il sentimento di vicinanza e sostegno delle istituzioni nei confronti dei cittadini che da ormai circa un anno sono alle prese con una pandemia che ha modificato radicalmente le nostre abitudini” ha concluso l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Bignotti.

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Gennaio 2021 12:52

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