Il governo dice sì alla riapertura dei musei dal 18 gennaio nelle regioni gialle e, naturalmente, per le regioni che dovessero mai raggiungere l'obiettivo, per le nuove zone bianche in cui cadranno tutte le restrizioni tranne l'obbligo di mascherina e quello del distanziamento. Prenotazione obbligatoria, mascherina, distanziamento ma solo nei giorni feriali. Niente weekend e niente mostre.
"È un primo passo, un piccolo passo verso la ripartenza", dice il ministro della Cultura Dario Franceschini. Ed è l'unica concessione del nuovo Dpcm che prevede nuove restrizioni da sabato e fino al 15 marzo.
Sulla riapertura delle scuole superiori, che il Dpcm prevede da lunedì (tranne in zona rossa) con presenza dal 50 al 75 per cento, ogni regione continuerà a poter adottare ordinanze più restrittive e a rinviare ulteriormente il ritorno in aula. E diverse hanno previsto di non riaprire i battenti lunedì.
Unico elemento di contesa le limitazioni all’asporto dopo le 18, l’extrema ratio decisa dal governo nell’impossibilità evidente delle forze dell’ordine di contenere la movida davanti ai locali nonostante il divieto già esistente di consumare cibi e bevande davanti ai locali aperti solo per asporto o domicilio. I governatori si sono opposti e così per limitare i danni di altri esercizi, dai ristoranti alle pizzerie, dalle pollerie alle paninerie, è stato chiesto al ministro dello Sviluppo economico di redigere una lista con i codici Ateco per individuare con chiarezza quali esercizi possono continuare a vendere con l’asporto e quali dovranno invece limitarsi al domicilio.
Le nuove misure si inseriscono nella cornice del decreto legge che blocca gli spostamenti tra tutte le regioni fino al 15 febbraio, fatte salve le consuete eccezioni, rendendo più severi i criteri che porteranno automaticamente le regioni in zona arancione e rossa e istituisce la nuova zona bianca per chi per due settimane di fila si troverà a non superare un tasso di incidenza di 50 positivi ogni 100.000 abitanti.
Governo irremovibile sul coprifuoco dalle 22 alle 5 e sugli impianti sciistici che rimarranno chiusi, al momento, fino al 15 febbraio in attesa di una rivalutazione della situazione. E chiuse ancora palestre e piscine, così come cinema e teatri in tutte le zone tranne quella bianca in cui invece saranno consentite tutte le riaperture, anche dei bar e dei ristoranti la sera, nel rispetto delle uniche limitazioni dell’obbligo della mascherina e del distanziamento.
Confermata la limitazione a poter ricevere in casa solo due persone, eventualmente con bambini sotto i 14 anni o disabili, una volta al giorno. Ugualmente ci si potrà muovere, sempre in due, per andare a trovare amici o familiari. Se ci si trova in zona gialla lo spostamento sarà consentito nell'ambito dei confini regionali, in zona arancione o rossa invece non si potrà comunque uscire dal Comune.