Saranno firmate domattina due convenzioni tra la Regione Abruzzo e la Saga per destinare oltre 9 milioni di euro al completamento e al rafforzamento del sistema logistico e della mobilità dell'aeroporto d'Abruzzo. "Si tratta - ha spiegato il presidente Gianni Chiodi - dell'ultimo tassello di un percorso complesso iniziato con la sottoscrizione dell'accordo quadro tra la Regione e il Ministero. Con queste risorse, provenienti dai Fondi Fas, andiamo a completare gli sforzi e gli investimenti messi in campo in questi anni per valorizzare e potenziare l'infrastruttura aeroportuale".
Con questo ulteriore stanziamento, ha incalzato Chiodi, "puntiamo a conseguire un risultato importante che apre nuove prospettive di crescita per lo scalo abruzzese. I numeri, d'altra parte, ci confortano nelle scelte e nelle strategie messe in atto fino a questo momento. Il traffico passeggeri è passato da 410mila a 560mila, segno che siamo sulla buona strada per fare dell'aeroporto il fulcro di un sistema infrastrutturale necessario per fare dell'Abruzzo una regione a pieno titolo europea".
Una mossa che potrebbe smorzare le polemiche sollevate nelle ultime ore dai sindacati. Se il presidente della Saga Lucio Laureti, infatti, ha inteso escludere qualsiasi ipotesi di ridimensionamento dello scalo, non è stato invece chiarito se l'aeroporto verrà chiuso nelle ore notturne. A dire il vero, neanche le parole di Chiodi rassicurano in tal senso.
Chiudere lo scalo tra le 24 e le 6 del mattino, denuncia la Filt Cgil, equivarrebbe a un declassamento. "Il presidente Laureti - spiega il segretario regionale Franco Rolandi - sostiene che con la chiusura notturna di sole sei ore non verranno pregiudicati i voli commerciali. Premesso che sulla vicenda dovrebbe essere la Regione Abruzzo e non il presidente della società di gestione dell’aeroporto a fornire chiare spiegazioni, ma la Filt Cgil Abruzzo torna a ribadire che la chiusura notturna anche di poche ore, declasserà l’aeroporto e pregiudicherà definitivamente la possibilità che possa riattivarsi un servizio di trasporto merci, che come è noto viene concentrato normalmente nelle ore notturne ma soprattutto quello che ignora il Presidente Laureti è che la chiusura anche di sole 6 ore, determinerebbe il fermo anche del servizio fornito oggi dalla Guardia Costiera".
Poi l'appello: "Sulla chiusura notturna dello scalo e sul ridimensionamento dell'aeroporto, l’ultima parola non spetta all’Enav ma all’Enac e i politici abruzzesi potrebbero esercitare le dovute pressioni per impedire questa decisione". A rischio sarebbero numerosi posti di lavoro, oltre alla possibilità di trovare nuovi partner per rilanciare lo scalo. "A Falconara - conclude Rolandi - è in corso un confronto serrato con Enav per trovare una soluzione. La società di gestione sta tenendo duro, per non chiudere lo scalo nelle ore notturne. Invece sull'aeroporto d'Abruzzo c'è una disarmante calma piatta e il Presidente Laureti addirittura minimizza e getta acqua sul fuoco".