Da ieri l’Ateneo dell’Aquila si arricchisce della presenza di 120 nuovi specialisti in formazione, con un incremento importante rispetto agli anni precedenti. Ciò in virtù dei finanziamenti aggiuntivi legati al Covid-19.
Sebbene si tratti di medici all’inizio del percorso formativo, quindi non specialisti, la nuova normativa permette un loro impiego in attività che progressivamente si avvicinano all’autonomia, ma che rappresentano comunque un grande aiuto nei reparti di appartenenza. Già al terzo anno di corso essi potranno essere contrattualizzati con contratti di tipo privato (co.co.co.) e dal penultimo anno con contratti di dipendenza dal SSN a tempo determinato. Oggi tali contratti sono una realtà nelle Asl di L’Aquila e Teramo.
Il supporto dato dagli specialisti in formazione fin dalla prima ondata Covid è stato importante, e, in questo senso, il Covid ha di fatto rappresentato uno stress test che ha accelerato un processo di integrazione degli specializzandi, considerati fino allo scorso anno, nonostante la normativa esistente, alla stregua di studenti, all’interno dei nostri ospedali. Il Covid, in sostanza, ha favorito l’integrazione tra mondo universitario e ospedaliero che, ricercata da tempo, ha sempre stentato a realizzarsi completamente.
“La forza lavoro di 120 medici”, affermano in un comunicato congiunto e con soddisfazione i professori Guido Macchiarelli, Direttore del Dipartimento MESVA e Francesca Zazzeroni Direttrice del Dipartimento DISCAB dell’Università degli Studi dell’Aquila a cui fanno riferimento le scuole di specializzazione dell’Ateneo aquilano, “rappresenta certamente una iniezione di energia e ottimismo per l’Università e per le Asl di L’Aquila e Teramo, che si gioveranno della loro presenza, e che, da parte loro, con i loro professionisti contribuiranno in maniera sostanziale alla formazione degli stessi. Ciò che mi auguro è che questi giovani colleghi possano trovare nei nostri ospedali di riferimento condizioni tali da favorire una loro fidelizzazione, e, successivamente, il desiderio di rimanere a lavorare nel nostro territorio. Certamente il nostro Ateneo farà di tutto per creare le migliori condizioni di lavoro. La ricaduta, peraltro, sulla qualità delle cure della presenza di giovani specializzandi è indiscutibile, così come è indiscutibile che proprio nella presenza delle scuole di specializzazione all’interno degli ospedali si realizza quella sinergia ASL-Università che è espressione di eccellenza in sanità”.
Le scuole con il maggior numero di specialisti in formazione sono la Radiodiagnostica, l’Anestesia e Rianimazione, l’Igiene e Medicina Preventiva, l’Emergenza-Urgenza, ma sono ben 19 le scuole oggi attivate presso l’Università degli Studi dell’Aquila, una ricchezza per la città e per il territorio.
Di seguito i numeri di tutte le scuole, che potranno subire aggiustamenti verso l’alto nei prossimi giorni:
- Allergologia e Immunologia Clinica 2
- Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore 14
- Chirurgia Generale 8
- Endocrinologia e Malattie del metabolismo 2
- Geriatria 8
- Igiene e Medicina Preventiva 12
- Malattie dell'Apparato Cardiovascolare 5
- Malattie dell'Apparato Digerente 4
- Medicina Emergenza Urgenza 11
- Medicina Interna 10
- Neurologia 3
- Neuropsichiatria Infantile 3
- Ortopedia e Traumatologia 5
- Patologia Clinica e Biochimica Clinica 2
- Psichiatria 5
- Radiodiagnostica 16
- Radioterapia 3
- Reumatologia 1
- Urologia 6