Lunedì, 01 Febbraio 2021 10:07

Metanodotto Snam, Comune dell'Aquila impugna sentenza del Tar

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Il Comune dell'Aquila ha deciso d'impugnare la sentenza 7440/2020 del Tar del Lazio, pronunciata nel giudizio intercorso con il Ministero dell'Ambiente.

Col provvedimento, il tribunale amministrativo ha rigettato il ricorso che era stato presentato dal Comune dell'Aquila nel 2011 per chiedere l'annullamento del decreto del Dicastero in ordine alla compatibilità ambientale del gasdotto Sulmona-Foligno progettato dalla Snam spa.

Per ricostrure la vicenda bisogna tornare al gennaio 2005 quando Snam Rete Gas chiese la pronuncia di compatibilità ambientale per il progetto del metanotto e per centrale di compressione di Sulmona; il Comune dell'Aquila, nel 2010, espresse parere negativo, rilevando tra l'altro l'impatto negativo per il territorio, per la sicurezza dei cittadini e per l'economia locale. Tuttavia, il Ministero dell'Ambiente decise di tirare dritto pronunciando la compatibilità ambientale dell'opera. 

E il Tar gli ha dato ragione: stando ai giudici, "la valutazione di impatto ambientale (Via) positiva prevede, in modo inequivocabile, che il provvedimento autorizzativo è rilasciato a condizione che si ottemperi" a una serie di prescrizioni; inoltre, "le esigenze di protezione ambientale sono state considerate in specifiche prescrizioni (sono 67) che regolano la realizzazione del progetto sottoposto a Via".

In sostanza, per il Tar "le modalità operative seguite nella approvazione del progetto sono conformi alla disciplina vigente" e "nel dare atto della valenza naturalistica-ambientale del territorio attraversato dal metanodotto il progetto ha prescritto che Srg concordi con le Regioni e le Arpa competenti misure tese a proteggere, mantenere e migliorare la biodiversità del territorio". Alla luce di ciò, per i giudici amministrativi, "non può dirsi, come ritenuto invece da parte ricorrente, che vi sia stato uno sbilanciamento, nella comparazione e valutazione degli interessi confliggenti, a tutto vantaggio dell'interesse economico-imprenditoriale della Snam e a discapito dell'interesse ambientale e della sicurezza dei cittadini. A tale riguardo deve ritenersi che, nel caso di specie, non sia stato valorizzato l'interesse meramente economico dell'impresa proponente, atteso che l'opera fa parte di un articolato progetto, di sicuro rilievo strategico, che mira ad assicurare l'approvvigionamento energetico ai cittadini e alle imprese nell'ambito di vaste aree regionali e dell'intero Paese".

Una sentenza che, come detto, il Comune dell'Aquila ha deciso di impugnare "al fine di tutelare gli interessi dell’Ente e di sostenere la legittimità dell’azione amministrativa profusa".

Pertanto, la Giunta ha autorizzato il Sindaco a conferire all’Avvocatura Comunale il mandato di rappresentanza e difesa del Comune dell’Aquila in tutti i gradi di giudizio.

Ultima modifica il Lunedì, 01 Febbraio 2021 11:59

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