Martedì, 02 Febbraio 2021 16:09

Abruzzo, gestione covid nelle scuole: sospesa la circolare contestata

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E' stata ritirata la contestata circolare n. 22436/21 del Dipartimento Sanità di Regione Abruzzo che normava la gestione di alunni e operatori scolastici con sospetta o accertata infezione da covid-19; il provvedimento, trasmesso dall'USR alle Istituzioni scolastiche regionali, aveva sollevato un vespaio di polemiche, prevedendo, tra l'altro, che i Dirigenti scolastici assumessero la responsabilità di allontanare l'alunno dalla classe e di sospendere le attività didattiche in caso di positività riscontrata attraverso un test di qualsiasi natura invertendo, di fatto, le procedure che prevedono, invece, il necessario intervento dei DdP delle Asl e degli Enti locali. 

Non solo. 

Relativamente alla definizione di "contatti stretti" e alla gestione delle positività nelle classi, la circolare operava una distinzione incomprensibile: se nella scuola dell’Infanzia si sarebbero continuati ad applicare i normali protocolli, nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado in caso di positività di un docente non si sarebbero dovute disporre la sospensione delle attività didattiche e i provvedimenti di quarantena. Lo stesso principio sarebbe avvenuto per il personale ATA e per tutti gli operatori scolastici presenti nelle scuole (assistenti alla comunicazione, addetti alle mense etc).

Per questo, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS ConfSal e GILDA Unams hanno richiesto la convocazione urgente di un tavolo operativo regioale che si è riunito stamane; durante l'incontro, i sindacati hanno evidenziato con forza "le gravi difformità di tali indicazioni rispetto a quanto previsto a livello nazionale e le pesanti criticità che l’applicazione di tale protocollo avrebbero comportato per le istituzioni scolastiche della regione". 

E grazie all'intervento dei sindacati, l'Assessora Nicoletta Verì ha deciso di sospendere la circolare; d'altra parte, se non l'avesse fatto i sindacati avrebbero dato inizio ad una campagna di mobilitazione regionale. "Abbiamo evitato l’assurda condizione per cui, in caso di positività di un docente (anche di sostegno….), di un collaboratore scolastico, di un assistente all’autonomia, le attività sarebbero proseguite normalmente, senza dar luogo ai necessari interventi e ad un adeguato tracciamento", sottolineano FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS ConfSal e GILDA Unams presenti al tavolo con i rispettivi segretari regionali.

Verì ha chiesto al tavolo una nuova interlocuzione in modo da poter emanare linee guida stavolta concordate. "Riteniamo quello odierno un primo risultato della nostra azione unitaria: da mesi chiediamo di interloquire concretamente su tutti i tavoli, in modo da ottenere che i lavoratori della scuola e gli studenti possano operare in situazione di sicurezza. Per farlo, sono necessari interventi urgenti su presidi sanitari nelle scuole, trasporti, screening, dispositivi di protezione adeguati (mascherine ffp2) e un piano regionale che inserisca tra le categorie prioritarie da vaccinare il personale della scuola. La scuola abruzzese ha bisogno di competenza, chiarezza e di interventi urgenti. Noi siamo a disposizione per dare il nostro contributo", hanno assicurato i sindacati.

Ultima modifica il Martedì, 02 Febbraio 2021 18:36

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