Lunedì, 15 Febbraio 2021 10:19

Centri Diurni per disabili denunciano immobilismo Regione

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Le Associazioni di volontariato della Città dell’Aquila che gestiscono i Centri Diurni e attivano programmi di sostegno e inclusione per i disabili e le loro famiglie, denunciano la totale disattenzione da parte della Regione Abruzzo rispetto ai gravi problemi che si trovano ad affrontare in questo tempo di pandemia.

"I nostri Centri diurni - spiegano - sono da anni un sostegno fondamentale per circa 100 famiglie con gravi carichi assistenziali; un impegno a favore dei disabili che viene portato avanti quasi interamente con risorse proprie. In questa fase così delicata e difficile, i soggetti più fragili hanno visto aumentare in modo drammatico le loro difficoltà e hanno avuto bisogno di aiuti e risposte adeguate, che le nostre associazioni hanno provato a dare, pur tra mille difficoltà".

Risale oramai agli inizi del mese di luglio del 2020 l’incontro che le Associazioni tennero presso la sede di “Abitare Insieme” con il vicepresidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente, che in tale occasione si impegnò a sostenere i Centri Diurni per l’adeguamento delle loro sedi e le relative attività alle norme anti Covid-19. Tenendo conto di tale disponibilità, "le Associazioni hanno sostenuto spese per adeguare le loro strutture e le modalità di erogazione dei servizi alle direttive in materia di prevenzione anti Covid-19, in modo da poter riprendere le loro attività. Ma di tutto il sostegno previsto e promesso non abbiamo ne visto ne sentito nulla".

Non solo.

A rendere il quadro ancor più preoccupante è la notizia che nelle previsioni di bilancio della Regione Abruzzo del corrente anno non sia stata indicata alcuna copertura della L.R. n. 95/99, "ossia di un contributo con il quale da 20 anni la Regione Abruzzo riconosce l’impegno ed il ruolo delle associazioni di volontariato e che per noi è una risorsa importante, quanto meno per coprire una parte delle nostre spese" sottolineano le Associazioni.

Quindi ad oggi, "non solo ci ritroviamo a dover gestire e far fronte a spese straordinarie causate dalla pandemia, ma ci ritroviamo anche senza un contributo pubblico sul quale, seppur minimo, abbiamo potuto contare finora. Una tale mancanza di sensibilità politica si traduce in un danno enorme dal punto di vista sociale ed è ancor più da stigmatizzare se si considerano le importanti risorse economiche messe a disposizione dal Cura Abruzzo e non ancora utilizzabili".

Sul punto è intervenuto il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che parla di un "colpo di spugna vergognoso; la Regione abbandona a sé stesse associazioni e famiglie che si occupano e vivono situazioni di disabilità sociale. È impensabile che si trovino coperture per Napoli Calcio e il progetto di turno e si costringano le associazioni del terzo settore a depotenziare i loro organici e le famiglie ad arrangiarsi" l'affondo dell'ex assessore al Bilancio che ha depositato un emendamento per ripristinare le risorse. 

"Avevamo già duramente criticato la tendenza a tagliare fondi al sociale in fase di approvazione di bilancio, perché riteniamo non sia accettabile in un Paese civile; quando ci siamo resi conto che i nostri appelli non solo erano rimasti inascoltati, ma che anche quelli di associazioni e famiglie direttamente interessate sono stati ignorati, abbiamo subito redatto e depositato un emendamento per ripristinare il fondo di cui alla L.R. 27 ottobre 1999, n. 95, in modo che la Regione autorizzasse il rifinanziamento del Cap. 71630 (Missione 12, Programma 02, Titolo 1) aumentando anche le poste e portandole a 400.000 euro per ciascun anno del triennio 2021-2023. Un gesto gravissimo la cancellazione delle risorse, che toglie a una fascia vulnerabile della popolazione un sostegno che i nuovi fondi governativi destinati dalla Regione Abruzzo al Terzo settore non potranno riconoscere, perché si tratta di poste vincolate a progetti specifici e in cofinanziamento con le associazioni che manifestino interesse a partecipare".

Dunque, la richiesta: "Marsilio torni sui suoi passi e ripristini il capitolo restituendo ai beneficiari risorse su cui hanno sempre potuto contare in questi anni: il Festival dei Cartoon, gli allenamenti del Napoli, i progetti enogastronomici possono attendere, loro no".

Ultima modifica il Lunedì, 15 Febbraio 2021 15:49

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