Impennata di contagi in provincia di Pescara, che oggi registra il record di nuovi casi.
Preoccupa l'area metropolitana, dove dilaga la variante inglese, a cui - secondo le ultime stime del laboratorio di Genetica molecolare dell'Università di Chieti - è riconducibile il 65% dei contagi, percentuale in aumento rispetto ai giorni scorsi. "La variante è ora dominante", spiega il direttore della struttura, Liborio Stuppia, secondo cui nella zona serve un "lockdown duro".
Si tratterebbe di una delle aree d'Italia in cui la variante sta circolando di più.
I nuovi casi registrati in provincia di Pescara nelle ultime ore sono 308, dato che supera il record precedente di 303 del 6 febbraio. Dei nuovi positivi ben 67 hanno meno di 19 anni. A livello provinciale, dopo Pescara c'è Chieti, con un incremento di 119 contagi (34 dei quali relativi ad under 19).
La località con più nuovi casi è Pescara, con 105 contagi. Seguono gli altri comuni dell'area metropolitana, tra cui Montesilvano (47), Chieti (34), Cepagatti (28), Francavilla al Mare (21). Fortissima la pressione sull'ospedale di Pescara, dove tutta la catena di gestione dell'emergenza - dal 118 al pronto soccorso alle aree di degenza - è in tilt. Al completo, ormai da giorni, il Covid Hospital: decine i pazienti già trasferiti in altre strutture.
Ricoverati anche 30enni e 40enni con sintomi importanti. "La variante inglese sta letteralmente mangiando viva la precedente", ribadisce Stuppia per provare a spiegare il fenomeno. "Difficile individuare le cause, ma la variante cresce in modo esponenziale e sta diventando dominante. Le decisioni finali spettano alla politica, ma in questa zona servirebbe un lockdown duro", conclude.
In serata, a Pescara si è tenuta una riunione con il prefetto e le massime autorità sanitarie provinciali alla presenza dei sindaci di Spoltore, Pescara, Montesilvano e Città Sant'Angelo, la dirigente scolastica provinciale e tutte le forze dell'ordine. Dopo aver ascoltato attentamente quanto riferito sulla situazione critica, in evoluzione negli ultimi giorni, si è convenuto unanimemente di disporre la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado - come già aveva deciso il sindaco di Pescara Carlo Masci - fino al 28 febbraio.