Martedì, 16 Febbraio 2021 10:04

Covid-19, campagna di vaccinazione a rilento: vaccinati 3 abruzzesi su 100

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In Abruzzo sono state somministrate 47.654 dosi su 63.130 consegnate, pari al 75,5%.

Il rapporto tra la percentuale delle dosi somministrate in proporzione a quelle a disposizione vede la regione tra le ultime in Italia (fanno peggio soltanto Calabria, Liguria e Basilicata).

In base ai numeri forniti dal ministero della Salute, solo tre abruzzesi su cento sono stati vaccinati.

L'assessore alla Salute Nicoletta Verì ha chiarito che i ritardi sarebbero dovuti alla necessità di mettere da parte il 30% delle dosi per i richiami, considerato i ritardi nelle forniture dei vaccini.

Guardando i dati a livello nazionale, ad oggi sono state somministrate 3 milioni e 57.132 dosi di vaccino sulle 3 milioni e 651mila 270 disponibili, l'83.7%. Per lo più, i vaccini disponibili sono quelli Pfizer (3.288.870 dosi); AstraZeneca è ferma a 245.600 dosi consegnate, Moderna a 112.800.

Le fasce d'età maggiormente vaccinate sono quelle 50-59 anni (760.424 dosi) e 40-49 anni (576.935).

Delle dosi sin qui somministrate, 2 milioni e 63mila sono andate a operatori socio sanitari; soltanto 88.913 agli over 80.

 

M5s: "Marsilio e Verì diano un segnale di cambiamento altrimenti meglio le dimissioni"

"I dati attuali sulle vaccinazioni effettuate in Abruzzo non lasciano spazio a dubbi: penultimi in Italia per dosi somministrate rispetto alle dosi consegnate, peggio di noi solo la Calabria [in realtà, fanno peggio anche Basilicata e Liguria, ndr]".

È la denuncia dura che arriva dal Capogruppo del M5S in Consiglio regionale Sara Marcozzi: "A fronte di 63.130 dosi consegnate ne sono state somministrare solo 47.654. Numeri ben lontani da altre regioni dove le somministrazioni procedono a ritmo sostenuto. Il piano di vaccinazioni è completamente allo sbando. La piattaforma di prenotazione che già nella prima fase aveva dato non pochi problemi, ha mostrato anche nella seconda manifestazione di interesse, riservata al personale docente e non, non pochi disservizi. I risultati sono del tutto insoddisfacenti, la Regione deve cambiare immediatamente passo o chi è stato chiamato a gestire questa vitale partita farebbe bene a cedere il posto”.

La propaganda del centrodestra – continua Marcozzi – "è bloccata ancora sull'apertura della piattaforma per la manifestazione di interesse al vaccino per persone con più di 80 anni, portatori di disabilità e persone fragili. La realtà dei fatti però è che il sistema è andato inizialmente in tilt, i centralini sono stati irraggiungibili, e a oggi hanno aderito alla campagna meno della metà degli aventi diritto ultraottantenni, solamente il 45,05%. Parliamo di persone estremamente fragili, che non possono essere lasciate indietro, ma adesso che siamo ai nastri di partenza della vaccinazione vera e propria non è dato sapere come Regione Abruzzo intenda alzare una percentuale a oggi inaccettabile”.

A questo si aggiunga che sono numerose le segnalazioni che mi arrivano dai cittadini segnatamente al calendario delle vaccinazioni con persone che si sentono lasciate sole fra caos e incertezze. "Mi riferisco in particolare al destino di coloro che, affetti da malattie, non sono stati ancora contattati per programmare la somministrazione del vaccino e che non hanno ancora contezza di quali saranno le classi di priorità e i relativi tempi per la chiamata" chiarisce Marcozzi. "Sarebbe opportuno che venisse praticata un po’ di trasparenza rispetto alle procedure, alle priorità e alle date previste per la somministrazione. È un momento difficile già di per sé, non possiamo permetterci tanta approssimazione e confusione”.

Peraltro parliamo di una mala-gestio che persiste nel tempo. "Da domenica, infatti, una parte dell’Abruzzo è tornata nuovamente in zona rossa, dopo la Lombardia siamo fra le regioni che hanno passato più giorni in questa fascia con relativo danno economico e sociale a imprese e cittadini. A ciò si aggiunga che siamo nel bel mezzo di un epicentro di contagi, con diversi comuni focolaio e campagne di screening attraverso test rapidi per le quali abbiamo già espresso diverse perplessità”.

Ultima modifica il Martedì, 16 Febbraio 2021 14:34

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