Lunedì, 01 Marzo 2021 16:22

Cgil, Cisl, Uil: “Con bimbi a casa persone costrette a scegliere tra lavoro e famiglia. Intervenire immediatamente”

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“L'assenza di specifici permessi per lavoratrici e lavoratori i cui figli non possono frequentare le rispettive scuole, sta imponendo, in troppi casi, l'obbligo della scelta tra la cura di bambine e bambini ed il lavoro. Una scelta a cui, nella maggior parte dei casi, sono costrette le lavoratrici madri, su cui, ancora una volta, vanno a scaricarsi i costi sociali di una pandemia che nelle donne ha visto le vittime principali in termini di occupazione”.

E’ quanto scrivono, in una lettera inviata al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore al Lavoro e alle politiche sociali, Piero Quaresimale, e a tutti i parlamentari abruzzesi, Cgil, Cisl e Uil regionali, con i relativi patronati, chiedendo “un impegno immediato affinché, già nelle prossime ore, vi siano iniziative di carattere governativo e parlamentare per superare tale problematica”.

Nella lettera, i sindacati e i patronati parlano di un tema che “assume di carattere di particolare urgenza”, perché “la decisione di sospendere le attività didattiche in presenza sta generando in migliaia di famiglie enormi problemi nella conciliazione tra la cura dei figli ed i tempi di lavoro”.

“Tale urgenza - aggiungono - si giustifica anche con la scarsa efficacia di eventuali provvedimenti che dovessero prevedere retroattività: in particolare per precarie e precari e per chi opera nel settore privato, è necessario che si trovino fin da subito soluzioni concrete. Per queste donne e uomini e per la loro condizione di lavoro, è inimmaginabile che si fruisca oggi di benefici che, forse, in futuro troveranno definizione e codifica”.

“Nella regione Abruzzo i pesanti effetti della pandemia, si sono sommati ad una situazione di forte crisi che, da anni, pesa sul tessuto economico e sociale. È quindi necessario che si facciano tutti gli sforzi affinché tale già grave situazione, non si comprometta definitivamente: quello dei permessi non è certo l'unica problematica che sta affliggendo cittadine e cittadini abruzzesi, ma è probabilmente quella che, prima di altre, necessita di una risposta immediata e definitiva”, conclude la lettera.

Pezzopane: "Scelta Marsilio su Dad aprossimativa, governo aiuti famiglie"

“Anche in Abruzzo scuole chiuse ovunque, sia in zona rossa che nelle zone dove ci sono minori contagi. Ma come si può affrontare una scelta così delicata in maniera tanto approssimativa? Vanno subito messi a disposizione gli strumenti di supporto per le famiglie. Il congedo Covid-19 per i genitori con figli in Dad deve essere subito ripristinato. Mi appello al governo affinché questo importante diritto venga riconfermato con un’estensione della platea”.

Così la deputata abruzzese del Partito Democratico Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

 “La chiusura delle scuole da parte del Presidente della Regione Abruzzo Marsilio - sottolinea la deputata dem - fatta senza alcun preavviso e senza ammortizzatori, porta con sé disagi enormi per le famiglie ed in particolare per le madri. Danneggia lavoratrici e lavoratori con figli che non possono vedere riconosciuta dall’Inps la chiusura regionale ed impedisce di usufruire del diritto al congedo parentale. Inoltre chi lavora in presenza e ha ormai esaurito la possibilità di ottenere congedi e ferie è fortemente in difficoltà. Ho ricevuto centinaia di segnalazioni anche da lavoratori autonomi, i quali, non avendo protezioni, rischiano di perdere o dover rinunciare al lavoro”.
 
 “Inutile - conclude Pezzopane - rivolgersi alla Regione Abruzzo, che ha generalizzato lo strumento senza distinguere tra le diverse zone e gli indici di contagio. Mi appello invece al governo affinché si estendano i congedi parentali straordinari retribuiti e coperti da contribuzione e si rifinanzi il bonus baby sitter. Le donne, più degli uomini, hanno e stanno pagando il prezzo più alto della crisi. I dati della disoccupazione femminile conseguente alla pandemia sono spaventosi, molte donne hanno dovuto scegliere tra figli e lavoro, siamo tornati indietro di anni. Come donna oltre che come parlamentare, sento il dovere di sostenere questo impegno”.

Ultima modifica il Lunedì, 01 Marzo 2021 16:28

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