Con la firma davanti il notaio è stata ufficialmente costituita la fondazione "Ferrante d’Aragona", il nuovo soggetto giuridico di cui faranno parte Comune, Università e Gssi che gestirà l'omonimo collegio di merito.
A sottoscrivere l’atto sono stati il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il rettore dell’Università degli studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, e il rettore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia. Al momento della sottoscrizione era presente l'assessore con delega al Patrimonio, Fausta Bergamotto.
La presidentessa della fondazione, indicata dall'Università, è Paola Inverardi, già rettrice dell'Ateneo; il Comune dell'Aquila ha scelto come vice presidente Francesco Bizzari, medico e presidente del Cus L'Aquila.
Contestualmente si è proceduto alla individuazione del comitato scientifico che è così composto: avvocato Antonio Scino (Capo Dipartimento Programmazione e il coordinamento della politica economica - Presidenza del Consiglio dei Ministri), ingegner Maurizio Ardingo (esperto di Safety and security), dottoressa Raffaella Luglini (direttore generale Fondazione Leonardo, presidente Fondazione Ansaldo), professor Simone Gozzano (prorettore vicario Università degli studi dell’Aquila), professoressa Alessandra Continenza (prorettrice delegata Università degli studi dell’Aquila), professor Bruno Rubino (prorettore delegato Università degli studi dell’Aquila), professoressa Alessandra Faggian (prorettrice Gran Sasso Science Institute), professor Nicola Guglielmi (direttore Dipartimento Matematica Gssi), professor Patrizio Pelliccione (professore ordinario informatica Gssi).
Successivamente sindaco, rettori, presidente e vice presidente hanno effettuato un rapido sopralluogo dell’immobile che ospiterà la sede della Fondazione, a Piazza Santa Maria Paganica.
"Lo studentato diffuso più grande d’Italia sarà un potente attrattore di giovani talenti", ha sottolineato il sindaco Pierluigi Biondi; "il nostro territorio aumenta così la sua capacità di crescere in innovazione, economia e prestigio. Le mie congratulazioni vanno al presidente della Fondazione, Paola Inverardi, già nostra rettrice, e al vicepresidente Francesco Bizzarri. Alle strutture degli enti che hanno portato avanti un percorso tecnicamente complesso e affatto scontato, al nostro assessore alle Partecipate, Fausta Bergamotto".
Il collegio "Ferrante d'Aragona", che mira a divenire 'di merito' a seguito dei primi tre anni di sperimentazione che saranno valutati dal Miur, è finanziato con i fondi Restart con una dotazione di 4,3 milioni di euro (ai quali si aggiungeranno 50mila euro versati da Univaq e GSSI in parti uguali), e punta a far nascere una residenza studentesca diffusa, sfruttando gli appartamenti entrati a far parte del patrimonio immobiliare del Comune tramite le sostituzioni equivalenti.
Seicento i posti letto distribuiti su 150 alloggi dislocati tra il centro e la periferia (ma sempre a ridosso delle sedi universitarie già esistenti), che andranno a arricchire ulteriormente la residenzialità studentesca cittadina; di questi 600 posti, 400 saranno totalmente coperti da borse di studio (assegnate a studenti selezionati in base al merito) mentre per i restanti 200 i beneficiari dovranno pagare un canone mensile calmierato. A scegliere la localizzazione degli appartamenti sono stati, in autonomia, Univaq e Gssi.
I collegi di merito come il "Ferrante D’aragona" appartengono alla categoria dei collegi universitari, che in in Italia sono disciplinati da una serie di decreti del ministero dell’Istruzione. Queste strutture non sono semplici studentati. Oltre alle funzioni residenziali, oltre, cioè, al vitto e all’alloggio, devono garantire una serie di servizi aggiuntivi: culturali, didattici (come aule, biblioteche, sale studio ecc), ricreativi e anche sportivi. Devono offrire agli studenti assistenza tutoriale personalizzata, corsi integrativi a quelli accademici e scambi con l’estero.
Di collegi di merito – che sono collegi universitari con requisiti ancor più esclusivi - in questo momento ne esistono, su tutto il territorio nazionale, 55 e vengono finanziati con un apposito capitolo di spesa nel bilancio dello Stato.
Ad accedere al collegio, che, pandemia permettendo, sarà operativo dal prossimo anno sccademico, saranno studenti di Univaq e GSSI ma anche dell’Accademia delle Belle Arti e del Conservatorio Casella.