"Non abbiamo dubbi che la Regione e la nostra Asl gestiscano correttamente il piano vaccinale e che rispettino rigidi criteri di terzietà ed imparzialità nella somministrazione dei vaccini, soprattutto agli anziani e alle persone che presentino situazioni di fragilità; ciò nonostante rileviamo una sorta di tendenza diffusa e prorompente da parte di singoli e di intere categorie 'a saltare la fila' che, necessariamente, deve essere arginata e non assecondata dalla politica".
A dirlo è Carlo Benedetti, presidente del Pd dell'Aquila.
"Ciò nella ferma convinzione che il diritto a vaccinarsi sia un diritto dell’individuo, oltre che un interesse della collettività, riconosciuto dalla Costituzione della Repubblica", sottolinea Benedetti; "l’art 32 recita infatti: 'la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino'. Ciò metterebbe al riparo i diritti dalla grande possibilità che è data alla politica, come sempre, di interferire nella vicenda a garanzia di logiche e pratiche clientelari che, come si sa, sono molto diffuse e praticate in città".
La prevalenza dell’interesse pubblico alla salute, che si traduce in una pratica collettiva di controllo, priva di ogni pregio anche i prevedibili e scontati tentativi di impedire la pubblicazione dei dati a mezzo della tutela del corrispondente diritto alla privacy. "Il rendere pubblici i dati escluderebbe, invece, ogni possibile tentativo truffaldino, ancora più intollerabile in questo periodo, di sovvertire l’ordine delle prenotazioni e il diritto inalienabile alla vaccinazione. Che la Regione e la ASL n°1, perciò, a riprova della correttezza delle procedure adottate pubblichino gli elenchi aggiornati dei vaccinati, Questo gioverebbe non poco alla credibilità della azione della Amministrazione pubblica nella nostra Città e nella nostra Regione".